Leonard Cohen, il manager: una morte pacifica, se n'è andato nel sonno

Spettacolo
Leonard Cohen è scomparso all'età di 82 anni (Getty Images)
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Diffuso un breve comunicato per chiarire del cause del decesso dell’artista scomparso lo scorso 7 novembre, all’età di 82 anni

Una morte "improvvisa, inattesa e pacifica" ha strappato Leonard Cohen alla vita lo scorso 7 novembre. Secondo quanto rivelato in un comunicato stampa da Robert Kory, manager del cantante canadese, "Cohen è morto nel sonno", in seguito a una caduta nel cuore della notte.

 

Il primo annuncio - La morte di Leonard Cohen, 82 anni, era stata confermata solo qualche giorno dopo l'effettivo decesso, con un post sulla pagina Facebook ufficiale del cantante canadese. Nella comunicazione non erano stati forniti dettagli sulle cause. Ora Kory ha fatto chiarezza sull'accaduto.

 

Il post del figlio - Con un altro messaggio sui social network era stato invece Adam Cohen, il figlio maggiore del cantante, ad annunciare che i funerali del padre erano stati celebrati nella sua città natale, Montreal. "Mia sorella (Lorca) e io abbiamo appena seppellito lì mio padre", ha scritto in un post su Facebook. "Con la sola presenza dei familiari più stretti e gli amici di una vita, è stato sepolto in una bara di legno di pino, vicino a sua madre e suo padre. Esattamente come aveva chiesto". Il messaggio si concludeva con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno inviato ogni sorta di messaggi per manifestare l'amore per il padre. Una cerimonia in memoria di Cohen è prevista anche a Los Angeles, ma la data non è stata ancora stabilita.
 

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"Sono pronto per morire" - Cohen è morto dopo aver realizzato il suo 14esimo album, "You want it darker". In un'intervista concessa al "New Yorker" lo scorso ottobre, dopo l'uscita del disco, si era detto pronto per morire: "Spero solo che non sia troppo scomodo. È ciò che conta per me". Nella stessa intervista Cohen aveva rivelato di avere delle poesie inedite e delle canzoni non terminate da registrare o pubblicare: "La grande svolta è la prossimità della morte. Sono un tipo ordinato e mi piace finire ciò che ho iniziato. Se non posso, va bene. Ma è quella la mia spinta naturale".

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