
Matador, mulini a vento, danze gitane: alla Scala torna Don Chisciotte
Dal 6 marzo il balletto nella versione di Rudolf Nureyev, cavallo di battaglia della compagnia scaligera, liberamente ispirato al capolavoro di Cervantes. Quest’anno si celebra il 400esimo anniversario della morte dello scrittore. GALLERY

Con la sua frizzante energia e la sua ricchezza coreografica, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev trasporterà il pubblico in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores e mulini a vento. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano

Le avventure di Don Chisciotte e del fido Sancho Panza, descritte nel capolavoro di Cervantes si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore, quella tra la giovane Kitri e il barbiere Basilio. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano

Fra fughe, inganni e travestimenti, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno. Accanto a Leonid Sarafanov, sarà, nelle recite di apertura del 6, 8 e 10 marzo la prima ballerina scaligera Nicoletta Manni. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano

Don Chisciotte lotterà con i mulini a vento e danzerà con la sua Dulcinea. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano

Le recite del 23 e 24 marzo vedranno in scena, nei ruoli di Kitri e Basilio Alessandra Vassallo e Antonino Sutera. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano
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Debutto nel ruolo di Kitri per Vittoria Valerio il 30 e 31 marzo, accanto a Angelo Greco. Archivio Fotografico Fondazione Teatro alla Scala. Foto: Brescia-Amisano