Non solo documentazione della realtà. Le immagini riprese da un obiettivo possono anche divertire e intrattenere. Come documenta una mostra alla Tate Gallery di Londra, che ripercorre la relazione tra fotografia e performance dalle prime macchine di fino '800 agli auto-ritratti compulsivi della cultura di Internet. FOTO
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Amalia Ulman è un’artista argentina che ha condotto la performance artistica “Excellences & Perfections” su Instagram, dove ha costruito un finto personaggio attraverso più di 160 foto. Prima ha inscenato la ragazza di provincia che andava a Los Angeles per diventare una modella; in realtà diventa una “sugar baby” fino a quando non incontra un ragazzo. Ulman ha acquistato vestiti nei negozi (che ha poi restituito) e messo in scena presunte operazioni di chirurgia estetica. Dopo aver attirato centinaia di migliaia di follower, ha rivelato che era tutto finto. L’obiettivo era dimostrare come sia facile manipolare gli utenti online, così come lo era con il cinema e la televisione (Credit: Amalia Ulman, Excellences & Perfections (Instagram Update, 8th July 2014),(#itsjustdifferent), 2015 Courtesy the Artist & Arcadia Missa) -
La mostra della Tate Gallery, in programma dal 18 febbraio al 12 giugno, espone anche le prime fotografie fatte per intrattenere. Come i celebri scatti di fine ‘800 di Nadar con il mimo Charles Deburau travestito da Pierrot -
Dall’arte della recitazione e della messa in scena a quella dello humour e dell’improvvisazione: la mostra della Tate esplora i diversi aspetti della performance fotografica (Credit: Claude Cahun, 1894 - 1954, Self Portrait, 1927, Image courtesy of the Wilson Centre for Photography) -
Erwin Wurm è stato uno dei primi autori a realizzare performance fotografiche, senza per forza vederle come opere derivate di spettacoli teatrali o performance artistiche (Credit: Erwin Wurm, b.1954, One Minute Sculpture, 1997, c-print, Courtesy the artist and Lehmann Maupin, New York and Hong Kong) -