Scala, in scena un Romeo e Giulietta di star internazionali
SpettacoloNella Milano che ha accolto il vertice Asem, ospiti del Piermarini molti artisti stranieri. Come Alina Somova o la direttrice d’orchestra Zhang Xian. Sul palco anche Roberto Bolle e Marta Romagna, che ricorda la loro prima volta nel balletto di Mac Millan
E alla Scala, in questi giorni, è in scena Romeo e Giulietta, il balletto nella versione di Kenneth Mc Millan (FOTO), sulle musiche di Prokoviev, ispirato alla celebre tragedia di William Shakespeare nell’allestimento creato nel 2010 da Mauro Carosi e Odette Nicoletti. Uno spettacolo che porta in scena talenti di nazionalità diversa, in un incontro culturale che si svolge in perfetta sintonia con quanto intanto è accaduto nei palazzi istituzionali milanesi.
Protagonisti delle prime recite l’étoile Roberto Bolle, il danzatore che tutto il mondo invidia all’Italia, e Alina Somova, stella del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel ruolo di Giulietta ospiti del Teatro alla Scala anche un’altra danzatrice russa di fama internazionale, Natalia Osipova, e Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet di Londra. La direzione dell’orchestra è affidata a una donna, Zhang Xian, di nazionalità cinese. Tanti i talenti nostrani in scena. Come Gabriele Corrado, Claudio Coviello, e Marta Romagna, prima ballerina del Teatro alla Scala che debuttò insieme a Roberto Bolle, tanti anni fa, proprio in questo balletto come ricorda su Twitter.
Roby ..@RobertoBolle quanti bellissimi ricordi che riaffiorano ogni volta che si ripetono queste emozioni pic.twitter.com/H2Zr0ZRSle
— Marta Romagna (@Martagiraffa) 23 Settembre 2014
“Eravamo due bimbi. Ho tanti ricordi. Le prove, l’emozione di andare in scena. Era per entrambi il primo Romeo e Giulietta. Io avevo solo 19 anni. E ho avuto la fortuna di lavorare questo ruolo con Elisabetta Terabust (nota ballerina italiana che ha diretto anche il Teatro alla Scala, ndr) e con Georgina Parkinson, che è morta qualche anno fa. Mi hanno insegnato tutto. Dalle difficoltà più tecniche richieste dal balletto a quelle più interpretative. Come tenere in mano il veleno o stare fermi in scena. Si impara anche quello. Ed è estremamente difficile comunicare al pubblico restando immobili” racconta Marta Romagna.
Da allora è stata Giulietta tante volte. E in diverse fasi della vita. “L’ho danzata da giovane fidanzata, da moglie, da mamma di un figlio e ora da mamma di due”. Cosa cambia? “Ora sicuramente il III atto, quello più sofferto, in cui si consuma la tragedia, mi è più consono rispetto a quando ero un’adolescente. Ma oggi sono anche molto più fragile di allora e mi capita di commuovermi con molta più facilità. Difficilmente in scena riesco a trattenere le lacrime”.
E se la vita entra in scena, accade anche il contrario. “Quando esco da teatro, dopo aver danzato Romeo e Giulietta, ci vuole un po’ per riprendermi. Per qualche ora resta un vuoto. Ieri, ad esempio, dopo aver passato il pomeriggio in sala a provare il III atto, sono andata a prendere in piscina mio figlio Francesco. Lo guardavo nuotare, con tutto l’orgoglio e la gioia di una mamma. Ma nelle braccia sentivo le forze venire meno. Poi passa. Fa parte del nostro lavoro”.
*Nelle recite, nei ruoli principali, si alterneranno le coppie Alina Somova-Roberto Bolle, Natalia Osipova-Claudio Coviello, Marianela Nuñez-Gabriele Corrado, Marta Romagna-Gabriele Corrado, Nicoletta Manni-Marco Agostino, Vittoria Valerio-Angelo Greco.