Oppressed Majority della francese Eléonore Pourriat cerca di spiegare al pubblico maschile le tante piccole violenze verbali a cui sono sottoposte quotidianamente le donne. Il filmato in rete è stato visto oltre 2 milioni di volte in meno di una settimana
di David Saltuari
Come si possono spiegare a un uomo le mille piccole violenze verbali delle quali una donna è vittima tutti i giorni? A questa domanda prova a rispondere Oppressed Majority (Majorité Opprimée), un video di dieci minuti realizzato dall'attrice e sceneggiatrice Eléonore Pourriat che racconta la giornata tipo di un uomo in un ipotetico mondo dominato dalle donne. Caricato su Youtube lo scorso 5 febbraio il filmato, nella versione in francese con sottotitoli in inglese, ha superato le due milioni di visualizzazioni in meno di una settimana.
Realizzato cinque anni fa, è diventato virale ora - Come racconta The Woman's Blog del Guardian il cortometraggio è stato realizzato circa cinque anni fa, non ottenendo però quasi nessuna eco. Solo ora, che la regista lo ha ripescato e pubblicato sul web è diventato in breve un fenomeno virale. Al quotidiano inglese la regista spiega che "cinque anni fa mi sentivo un'aliena. Ora invece il mio film fa discutere perché i diritti sono di nuovo in pericolo. Lo si vede in Spagna con il diritto all'aborto, la questione del matrimonio per tutti, l'omofobia e il sessismo".
Una giornata tipo di un uomo in un mondo di donne - Il video racconta di Pierre, un uomo che gira per la città in bicicletta dopo aver accompagnato il figlio all'asilo. Le donne gli fanno battutine allusive, una senzatetto gli grida oscenità, finché un gruppo di quattro giovani lo assalta per violentarlo. Ma in commissariato le sue denunce non vengono prese molto sul serio: tutti gli agenti sono donne. E anche la moglie di Pierre, arrivata tardi al commissariato ("scusa, non potevo lasciare la riunione"), alla fine lo accusa: "Non lamentarti, guarda come vai in giro vestito".
Effetto straniante, ma rivelatore - L'idea del video, spiega ancora Eléonore Pourriat al Guardian, le è venuta quando il suo compagno non riusciva a credere a tutti i commenti offensivi che le venivano lanciati per strada. Oppressed Majority (Majorité Opprimée) ribalta quindi i ruoli, creando nello spettatore maschio un effetto straniante ma rivelatore. "Spesso gli uomini, e non è colpa loro, - spiega - non riescono a immaginare che le donne sono aggredite verbalmente tutti i giorni. Con piccole, sprezzanti, parole. Non riescono a immaginarlo perché non si sono mai trovati di fronte loro stessi".
Come si possono spiegare a un uomo le mille piccole violenze verbali delle quali una donna è vittima tutti i giorni? A questa domanda prova a rispondere Oppressed Majority (Majorité Opprimée), un video di dieci minuti realizzato dall'attrice e sceneggiatrice Eléonore Pourriat che racconta la giornata tipo di un uomo in un ipotetico mondo dominato dalle donne. Caricato su Youtube lo scorso 5 febbraio il filmato, nella versione in francese con sottotitoli in inglese, ha superato le due milioni di visualizzazioni in meno di una settimana.
Realizzato cinque anni fa, è diventato virale ora - Come racconta The Woman's Blog del Guardian il cortometraggio è stato realizzato circa cinque anni fa, non ottenendo però quasi nessuna eco. Solo ora, che la regista lo ha ripescato e pubblicato sul web è diventato in breve un fenomeno virale. Al quotidiano inglese la regista spiega che "cinque anni fa mi sentivo un'aliena. Ora invece il mio film fa discutere perché i diritti sono di nuovo in pericolo. Lo si vede in Spagna con il diritto all'aborto, la questione del matrimonio per tutti, l'omofobia e il sessismo".
Una giornata tipo di un uomo in un mondo di donne - Il video racconta di Pierre, un uomo che gira per la città in bicicletta dopo aver accompagnato il figlio all'asilo. Le donne gli fanno battutine allusive, una senzatetto gli grida oscenità, finché un gruppo di quattro giovani lo assalta per violentarlo. Ma in commissariato le sue denunce non vengono prese molto sul serio: tutti gli agenti sono donne. E anche la moglie di Pierre, arrivata tardi al commissariato ("scusa, non potevo lasciare la riunione"), alla fine lo accusa: "Non lamentarti, guarda come vai in giro vestito".
Effetto straniante, ma rivelatore - L'idea del video, spiega ancora Eléonore Pourriat al Guardian, le è venuta quando il suo compagno non riusciva a credere a tutti i commenti offensivi che le venivano lanciati per strada. Oppressed Majority (Majorité Opprimée) ribalta quindi i ruoli, creando nello spettatore maschio un effetto straniante ma rivelatore. "Spesso gli uomini, e non è colpa loro, - spiega - non riescono a immaginare che le donne sono aggredite verbalmente tutti i giorni. Con piccole, sprezzanti, parole. Non riescono a immaginarlo perché non si sono mai trovati di fronte loro stessi".