Il cineasta, 85 anni, aveva esordito nel cinema come sceneggiatore nel 1956, lavorando con molti 'grandi', come Camillo Mastrocinque, Alberto Lattuada e Mario Monicelli. Tra i suoi film più famosi Nell'anno del signore e In nome del Papa re. VIDEO
Tra i suoi film, "La Tosca" (1973) è uno dei suoi affreschi storici musicali più riusciti, e "Quelle strane occasioni" (1976), diretto a quattro mani con Luigi Comencini, lo assegna di diritto al panorama comico italiano. Ma è "In nome del papa re "(1977), sempre con l'immancabile Manfredi, a segnare il riconoscimento da parte della critica che lo premia con il David di Donatello per la migliore sceneggiatura. La storia di un rivoluzionario anti-papale che scopre di essere figlio di un monsignore, ha quei toni amaro-picareschi che rendono il film una vera bandiera della Città Eterna. Seguono "Secondo Ponzio Pilato" (1987), "'O Re" (1988), "In nome del popolo sovrano" (1991) e "Nemici d'infanzia" (1995), con Renato Carpentieri, che gli fa vincere il secondo David di Donatello per la sceneggiatura.
Dopo il film a episodi "Esercizi di stile" (1996), Magni torna a raccontare la Roma papalina percorsa dai fervori giacobini di libertà, fraternità e uguaglianza ne "La carbonara" (2000) con Lucrezia Lante Della Rovere. Dopo l'uscita del film tv "La notte di Pasquino" (2003) e con la morte di Nino Manfredi nel 2004, smette di girare pellicole. Sempre nel 2004 riceve al Tranifilmfestival il premio cinematografico 'Stupor Mundi' riconoscimento alla carriera ispirato alla figura di Federico II di Svevia. Nel 2008 riceve il David di Donatello alla carriera per celebrare i suoi 80 anni e i 40 di attività registica.
Cordoglio per la scomparsa di Magni è stato espresso su Twitter dal ministro dei Beni Culturali Massimo Bray.
Apprendo con dolore della scomparsa di Luigi Magni, tra i massimi narratori per immagini della storia e dello spirito di Roma
— Massimo Bray (@massimobray) October 27, 2013