Cinema: morto suicida a Roma il regista Carlo Lizzani

Spettacolo
Carlo Lizzani (Credits: Fotogramma)

Il cineasta, 91 anni, si è tolto la vita gettandosi dal suo appartamento al terzo piano di via dei Gracchi, nel quartiere Prati. Tra le sue pellicole più famose Cronache di poveri amanti e Mussolini ultimo atto

E’  morto a Roma il regista e sceneggiatore Carlo Lizzani. Il cineasta, 91 anni, si è tolto la vita gettandosi dal suo appartamento al terzo piano di via dei Gracchi, nel quartiere Prati. Prima di uccidersi ha lasciato un biglietto indirizzato ai figli. La sua fine richiama alla memoria quella di Mario Monicelli, morto suicida a 95 anni il 29 novembre 2010. Lizzani aveva commentato il gesto di Monicelli definendolo un "gesto da lucidità giovane".
A dare l'allarme alla polizia sono stati alcuni vicini che hanno visto il corpo nel cortile del palazzo dove Lizzani abitava. Un inquilino ha indicato agli agenti chi fosse la vittima.

Nato a Roma il 3 aprile del 1922, Lizzani ha firmato moltissime pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano. Legato al neorealismo esordì con Achtung banditi! nel 1951. Tra i suoi film più noti Cronache di poveri amanti (1954), Il processo di Verona (1963), Banditi a Milano (1968), Mussolini ultimo atto (1974) fino all'ultimo Hotel Meina (2007). All'inizio della carriera come sceneggiatore e aiutoregista ha collaborato con personaggi quali De Santis e Rossellini. Ha partecipato alla realizzazione del documentario collettivo L'addio a Enrico Berlinguer. Diresse la Mostra del cinema di Venezia tra il 1979 e il 1982.

Nel dicembre del 1999 ha ricevuto dall'Università di Torino la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione. Più volte aveva annunciato di voler fare un film, L'orecchio del potere, tratto da un romanzo di Giulio Andreotti (Operazione Via Appia, Rizzoli, 1998), per il quale era stato indicato come protagonista Al Pacino.

Molte le manifestazioni di cordoglio dal mondo della cultura e del cinema alla notizia della scomparsa di Lizzani. Di "dolore e sorpresa" ha parlato Ettore Scola. "Lizzani ha creduto nel cinema fino in fondo nonostante tutto. E' questo l'aspetto della sua vita e della sua carriera che si deve apprezzare di più in questo momento" il commento di Pupi Avati.  Il regista Ferzan Ozpetek ha scritto su Twitter il suo ultimo saluto a Lizzani.


Anche diversi esponenti della politica hanno espresso il loro cordoglio, a cominciare dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo cui "la tragica notizia della morte di Carlo Lizzani mi addolora profondamente, per l'amicizia che ci legava da molti decenni e per tutto quel che ha saputo dare al cinema, alla cultura, allo sviluppo democratico del nostro paese: coraggio e passione della battaglia per la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, nella ferma valorizzazione e difesa dei valori della Resistenza, nella creazione artistica sempre radicata nella realtà e nei travagli della nostra Italia". Il leader di Sel Nichi Vendola lo ricorda così su Twitter:

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