Il comico toscano, scatenato nella prima serata di Tuttodante a Firenze, ironizza sulle larghe intese: "Il 30 luglio potrebbe esserci la prima condanna per Berlusconi e il Pd, ora che sono alleati, non può nemmeno esultare". VIDEO
Un Roberto Benigni scatenato nella prima serata di Tutto Dante in piazza Santa Croce a Firenze coniuga la passione per la Divina Commedia a una satira graffiate sull'attualità politica. "Il 30 luglio potrebbe esserci la prima condanna per Berlusconi: al Pd non ne va bene una. Hanno aspettato per anni che arrivasse una condanna e ora, se arriva, sono alleati. Non possono neppure esultare" scherza Benigni. Che riserva numerose stoccate al governo delle larghe intese: "Enrico Letta non si scompone mai, pur di non far cadere il governo. Torna a casa e trova Renzi a letto con la moglie: non si scompone e dice ero al corrente della cosa".
E ancora: "L'anno scorso c'era il governo Monti che non era stato votato da nessuno, adesso invece, lascia fare....". "Il Pd, poi, che finezza nel scegliere gli alleati; uno li vota, pensando: 'Non capiranno mai che mi garberebbe che si alleassero con Cicchitto, e invece...".
E anche in sindaco di Firenze presente tra il pubblico, riceve la sua dose di ironia: "Dicono che questo governo favorisca il leader del centrodestra, visto che è qui glielo possiamo chiedere: è vero, Renzi?".
E ancora: "L'anno scorso c'era il governo Monti che non era stato votato da nessuno, adesso invece, lascia fare....". "Il Pd, poi, che finezza nel scegliere gli alleati; uno li vota, pensando: 'Non capiranno mai che mi garberebbe che si alleassero con Cicchitto, e invece...".
E anche in sindaco di Firenze presente tra il pubblico, riceve la sua dose di ironia: "Dicono che questo governo favorisca il leader del centrodestra, visto che è qui glielo possiamo chiedere: è vero, Renzi?".