Unica tappa italiana per il baronetto di Liverpool che porta in scena uno spettacolo di oltre due ore, spaziando dalle canzoni più amate dei Beatles agli omaggi a John Lennon e alle Pussy Riot
Parte con una standing ovation, ma sarà solo una delle tante, l'unica e straordinaria tappa italiana di Sir Paul McCartney che con il suo Out There! Tour ha toccato l'Arena di Verona facendola letteralmente esplodere. Una serata ricca di chicche per i fan italiani e omaggi a John Lennon e George Harrison, ai quali il pubblico dell'Arena ha dedicato due lunghe standing ovation.
Parla in italiano - "Buonasera siete tutti matti", dice nella nostra lingua..., "ok, stasera proverò a parlare un po' di italiano...", aggiunge rivolgendosi ai fan impazziti il baronetto in jeans neri, camicia bianca e stivaletti che per Paperback Writer impugna "la chitarra che usavo quando incidevo dischi negli anni sessanta, ci sono molto affezionato", spiegherà ai fan. "Ho scritto questa canzone per mia moglie Nancy", dice ancora in italiano, prima di intonare My Valentine. Il leggendario musicista di Liverpool, in una Verona bagnata, è riuscito a ricreare la magica atmosfera che solo i Beatles riuscivano a creare e che aveva già avvolto il suo concerto al Colosseo nel 2003. E il suo debutto all' Arena di Verona è stato accolto con particolare entusiasmo ed emozione da gente venuta da tutta Italia e dall'estero ("come me", dice ironico).
In scaletta i successi dei Beatles e dei Wings - Il 71 enne baronetto di Liverpool (ha compiuto gli anni il 18 giugno), in ottima forma ha sfoderato tutto il suo talento smisurato e quel fascino particolare che lo ha sempre contraddistinto all'interno del celebre quartetto. Accompagnato dall'affiatata e rodata band composta dai chitarristi Rusty Anderson e Brian Ray, il tastierista Paul Wickens e il batterista Abe Laboriel Jr., Macca ha fatto scivolare in una impressionante sequenza perle e capolavori che hanno cambiato la storia della musica, della discografia, dello show business e di milioni di persone, da All My loving a 1985 dei Wings, passando per Maybe I'm amazed ("la dedico a Linda") e Blackbird ("questa canzone parla di diritti civili", dice in italiano).
L'omaggio a John Lennon e alle Pussy Riot - Poi, mentre canta si solleva insieme alla sua chitarra acustica, merito di una pedana che esce dal palco e sugli schermi appaiono fiori che si tramutano in uccelli che prendono il volo. "Questo è un pezzo per il mio amico John", dice e tutti si alzano in piedi. Ecco quindi Here Today. Anche se arriverà un giorno in cui "mi butteranno fuori dai locali, io continuerò a cantare fuori dalla porta, non ci penso proprio a ritirarmi", disse dieci anni fa la star vegana a supporter delle Pussy Riot (quando canta Back in the Ussr appare la scritta "liberate le Pussy Riot").
Un tour ricco di novità - E così è stato. Partito da Belo Horizonte in Brasile, l'Out There Tour sta macinando un successo dietro l'altro, riservando diverse sorprese: come le location, molte delle quali inusuali o dove McCartney - che secondo il Sunday Times continua ad essere il musicista più "ricco del Regno Unito" - non si era mai esibito, come appunto l'Arena di Verona. Novità anche per quanto riguarda i brani in scaletta, con diversi pezzi dei Beatles rispolverati per l'occasione come Eight Days A Week, che ha aperto la performance, e Another Day, Lovely Rita e Mr. Kite, entrambe queste due ultime tratte da Sgt Peppers Lonely Hearts Club Band ("per la prima volta le canto in Italia, solo per voi", dice ancora in italiano).
Alla fine un doppio bis - Non mancano poi pezzi dei Wings come Band on the Run e Live and Let Die, e classici come Hey Jude ed Eleanor Rigby, The Long and Winding Road, Lady Madonna e Let it Be', cantati all'unisono dal pubblico adorante. Tutti a ballare con Obladi Oblada, e con Mother should know sugli schermi arrivano le immagini di tante mamme, comprese Lady Diana e Michelle Obama. Per chiudere in bellezza Macca - generoso protagonista di due ricchi bis - regala una tripletta pazzesca: Yesterday, Helter Skelter e Golden Slumber.
Parla in italiano - "Buonasera siete tutti matti", dice nella nostra lingua..., "ok, stasera proverò a parlare un po' di italiano...", aggiunge rivolgendosi ai fan impazziti il baronetto in jeans neri, camicia bianca e stivaletti che per Paperback Writer impugna "la chitarra che usavo quando incidevo dischi negli anni sessanta, ci sono molto affezionato", spiegherà ai fan. "Ho scritto questa canzone per mia moglie Nancy", dice ancora in italiano, prima di intonare My Valentine. Il leggendario musicista di Liverpool, in una Verona bagnata, è riuscito a ricreare la magica atmosfera che solo i Beatles riuscivano a creare e che aveva già avvolto il suo concerto al Colosseo nel 2003. E il suo debutto all' Arena di Verona è stato accolto con particolare entusiasmo ed emozione da gente venuta da tutta Italia e dall'estero ("come me", dice ironico).
In scaletta i successi dei Beatles e dei Wings - Il 71 enne baronetto di Liverpool (ha compiuto gli anni il 18 giugno), in ottima forma ha sfoderato tutto il suo talento smisurato e quel fascino particolare che lo ha sempre contraddistinto all'interno del celebre quartetto. Accompagnato dall'affiatata e rodata band composta dai chitarristi Rusty Anderson e Brian Ray, il tastierista Paul Wickens e il batterista Abe Laboriel Jr., Macca ha fatto scivolare in una impressionante sequenza perle e capolavori che hanno cambiato la storia della musica, della discografia, dello show business e di milioni di persone, da All My loving a 1985 dei Wings, passando per Maybe I'm amazed ("la dedico a Linda") e Blackbird ("questa canzone parla di diritti civili", dice in italiano).
L'omaggio a John Lennon e alle Pussy Riot - Poi, mentre canta si solleva insieme alla sua chitarra acustica, merito di una pedana che esce dal palco e sugli schermi appaiono fiori che si tramutano in uccelli che prendono il volo. "Questo è un pezzo per il mio amico John", dice e tutti si alzano in piedi. Ecco quindi Here Today. Anche se arriverà un giorno in cui "mi butteranno fuori dai locali, io continuerò a cantare fuori dalla porta, non ci penso proprio a ritirarmi", disse dieci anni fa la star vegana a supporter delle Pussy Riot (quando canta Back in the Ussr appare la scritta "liberate le Pussy Riot").
Un tour ricco di novità - E così è stato. Partito da Belo Horizonte in Brasile, l'Out There Tour sta macinando un successo dietro l'altro, riservando diverse sorprese: come le location, molte delle quali inusuali o dove McCartney - che secondo il Sunday Times continua ad essere il musicista più "ricco del Regno Unito" - non si era mai esibito, come appunto l'Arena di Verona. Novità anche per quanto riguarda i brani in scaletta, con diversi pezzi dei Beatles rispolverati per l'occasione come Eight Days A Week, che ha aperto la performance, e Another Day, Lovely Rita e Mr. Kite, entrambe queste due ultime tratte da Sgt Peppers Lonely Hearts Club Band ("per la prima volta le canto in Italia, solo per voi", dice ancora in italiano).
Alla fine un doppio bis - Non mancano poi pezzi dei Wings come Band on the Run e Live and Let Die, e classici come Hey Jude ed Eleanor Rigby, The Long and Winding Road, Lady Madonna e Let it Be', cantati all'unisono dal pubblico adorante. Tutti a ballare con Obladi Oblada, e con Mother should know sugli schermi arrivano le immagini di tante mamme, comprese Lady Diana e Michelle Obama. Per chiudere in bellezza Macca - generoso protagonista di due ricchi bis - regala una tripletta pazzesca: Yesterday, Helter Skelter e Golden Slumber.