Ospite di SkyTG24 il comico presenta le sue Confessioni di un cabarettista di m. in onda su SkyUno per tre giovedì a partire dal 24 maggio. "Racconto cose della vita più comiche di pezzi di teatro" dice, e sul suo futuro assicura: "Niente politica"
"Lo spettacolo di stasera (24 maggio, ndr) è una sorta di ripensamento sul mestiere del comico in un momento in cui nessuno è al suo posto: i comici fanno i politici, i politici sono comici, gli ex calciatori fanno i ballerini, i ballerini i naufraghi”.
Così Paolo Rossi, ospite di SkyTG24, presenta il suo spettacolo Confessioni di un cabarettista di m. (sottotitolo Esercizi spirituali di rifondazione umoristica), tre puntate in onda a partire da oggi 24 maggio per tre giovedì di fila su SkyUno.
A 20 anni sa Su la testa Rossi torna con un testo ricco di monologhi comici e poetici, e nel suo futuro, a differenza del collega Beppe Grillo non vede certo la politica: “L’unica volta che, per un equivoco, sono stato candidato – racconta – non mi sono votato nemmeno io”. “E’ uno spettacolo per rifondare me stesso, una confessione – continua - ci si mette a nudo, e non mi prendo sul serio nemmeno io: confesso cose della vita più comiche di pezzi di teatro".
E sul rischio di uscite "volgari", nel suo spettacolo dice: "Avvisiamo i genitori di mandare a letto i bambini, a meno che i bambini non abbiano assistito alle litigate dei genitori e allora conoscono i termini meglio di noi".
Così Paolo Rossi, ospite di SkyTG24, presenta il suo spettacolo Confessioni di un cabarettista di m. (sottotitolo Esercizi spirituali di rifondazione umoristica), tre puntate in onda a partire da oggi 24 maggio per tre giovedì di fila su SkyUno.
A 20 anni sa Su la testa Rossi torna con un testo ricco di monologhi comici e poetici, e nel suo futuro, a differenza del collega Beppe Grillo non vede certo la politica: “L’unica volta che, per un equivoco, sono stato candidato – racconta – non mi sono votato nemmeno io”. “E’ uno spettacolo per rifondare me stesso, una confessione – continua - ci si mette a nudo, e non mi prendo sul serio nemmeno io: confesso cose della vita più comiche di pezzi di teatro".
E sul rischio di uscite "volgari", nel suo spettacolo dice: "Avvisiamo i genitori di mandare a letto i bambini, a meno che i bambini non abbiano assistito alle litigate dei genitori e allora conoscono i termini meglio di noi".