Black Sabbath, Tony Iommi combatte contro il cancro

Spettacolo
Tony Iommi, 63 anni, è l'unico membro dei Black Sabbath a non aver mai abbandonato la band (Getty Images)
tony_iommi_getty

Con un messaggio sulla pagina Facebook la band heavy metal annuncia che allo storico chitarrista è stato diagnosticato “un linfoma allo stadio iniziale”. Solidarietà dai fan che solo pochi mesi fa festeggiavano la reunion. Confermati per ora album e tour

di Valeria Valeriano

L’annuncio è stato dato con un messaggio su Facebook. Tony Iommi, storico chitarrista dei Black Sabbath, ha il cancro. “Un linfoma allo stadio iniziale”, si legge sulla pagina della band. “Iommi – continua la nota – sta lavorando con i suoi dottori per stabilire il miglior ciclo di cure. L’Iron man del Rock&Roll è ottimista e determinato a ristabilirsi completamente”. Iommi, 63 anni, origini italiane, è considerato da molti il padre dell’heavy metal.

I Black Sabbath, sempre su Facebook, hanno invitato tutti a “mandare vibrazioni positive” al loro chitarrista. Appello subito raccolto. La bacheca del social network è stata inondata dai messaggi d’affetto dei fan. Gli stessi fan che lo scorso novembre avevano accolto con entusiasmo la notizia che il gruppo inglese, dopo varie line-up, era tornato alle origini: Iommi alla chitarra, Geezer Butler al basso, Bill Ward alla batteria e, soprattutto, Ozzy Osbourne alla voce. Con questa formazione, uguale a quella che esordì nel 1968, i Black Sabbath stanno lavorando a un nuovo album che arriverà a oltre 30 anni di distanza da “Never say die!”. Proprio per non interrompere la realizzazione del disco, si legge ancora nel messaggio pubblicato su Facebook, il gruppo si trasferirà da Los Angeles a Londra per lavorare con Iommi durante le cure. Oltre all’album, uscita prevista in autunno, la band heavy metal ha in programma un tour mondiale che li dovrebbe portare anche in Italia (il 24 giugno all’Arena di Rho in occasione del Gods of Metal 2012). Le date, almeno per ora, restano confermate.

Tony Iommi è l’unico membro dei Black Sabbath a non essere mai uscito dalla formazione. Da vero leader ha saputo farsi carico delle sorti del gruppo anche in momenti bui, come quelli seguiti all’addio di Ozzy Osbourne o di Ronnie James Dio (morto nel maggio del 2010 a causa di un tumore allo stomaco). Nel 2009 il chitarrista ha dichiarato di essersi sottoposto alla cura con le cellule staminali per salvare la sua mano, ormai danneggiata da quarant'anni di lavoro. Proprio le mani, o meglio le dita, sono un segno particolare del musicista. “A 17 anni, mentre lavoravo alla pressa, persi le falangi superiori del medio e dell’anulare della mano destra. All’ospedale mi dissero che non avrei più potuto suonare la chitarra, ma una volta a casa mi costruì delle protesi fondendo e sagomando la plastica dei tappi dei flaconi di Fairy Liquid. Fu una soluzione rudimentale, ma quei ditali improvvisati li uso ancora oggi”, ha raccontato. E quei tappi di detersivo per piatti, probabilmente, sono stati la fortuna di Tony Iommi. Mancino (quindi usa la mano destra per premere le corde), ha accordato il suo strumento un semitono sotto rispetto alle chitarre normali in modo da poterlo “domare” più facilmente. Il suono che ne è uscito, e che col tempo Iommi ha sviluppato, ha ispirato generazioni di chitarristi.

Un assolo di Tony Iommi a Hammersmith, durante il “Black Sabbath - Never Say Die tour” del 1978

Spettacolo: Per te