A tre settimane dal verdetto di colpevolezza, arriva l'annuncio dell'entità della pena che il medico del re del pop dovrà scontare per aver somministrato alla star una dose letale di un potente anestetico
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Conrad Murray è stato condannato a quattro anni di carcere, la pena massima prevista per l'omicidio colposo di Michael Jackson.
"Non prova alcun rimorso", ha detto di lui il giudice Michael Pastor, al termine di un'udienza durata un paio d'ore.
Conrad Murray, 58 anni, era stato dichiarato colpevole di omicidio colposo il 7 novembre scorso per la morte del 're del pop' dopo circa dieci ore di camera di consiglio, sei settimane di udienze e un fiume di testimonianze. A tre settimane di distanza, arriva ora l'annuncio dell'entità della pena.
I giurati lo avevano riconosciuto colpevole di omicidio colposo per "negligenza criminale": somministrò alla star una dose letale di un potente anestetico, contribuendo alla morte di Jacko, all'età di 50 anni, il 25 giugno 2009.
Jackson morì per un'intossicazione acuta di sedativi, in particolare il propofol, usato solo in camera operatoria, che Murray ha ammesso di aver somministrato alla star per far fronte alla sua insonnia cronica.
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