Si è spento a Ginevra, all'età di 87 anni, il coreografo e ballerino francese. L'Opéra de Paris: "Senza dubbio uno degli artisti più importanti del XX secolo". VIDEO
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Roland Petit, quando l'arte muove le masse
Genio innovativo della danza moderna. Così è stato più volte definito Roland Petit, coreografo, e ballerino lui stesso, morto a Ginevra in Svizzera. Aveva 87 anni, era nato il 13 gennaio del 1924 a Villemomble nella Ile de France.
La sua ultima apparizione in Italia è stata nello scorso dicembre all'Opera di Roma con 'Serata Roland Petit' a lui dedicata. Al suo fianco, sua moglie, la leggendaria Zizi Jeanmaire, per anni etoile delle sue creazioni.
Formatosi alla scuola di danza dell'Opéra National di Parigi, entra nella compagnia del balletto dell'Opéra nel 1930. Nel 1945 fonda i Ballets des Champs-lysées e nel 1948 i Ballets de Paris al teatro Marigny, con Zizi.
'Le jeune homme et la mort' (libretto di Jean Cocteau) è considerato come il suo capolavoro assoluto, con coreografia e costumi di straordinaria modernità. Nel 1972, con il balletto Pink Floyd (GUARDA IL VIDEO), fonda il Ballet National de Marseille, che dirigerà per ventisei anni. "Senza dubbio uno degli artisti della danza più importanti del XX secolo". Questo il commento alla scomparsa dell'Opéra de Paris.
La carriera - Collabora con Serge Gainsbourg, Yves Saint-Laurent e Cesar e partecipa a molti film americani e francesi. Ritorna all'Opéra de Paris nel 1965 per montare Notre-Dame de Paris.
Prepara ancora balletti per i più grandi teatri di Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Canada e Cuba. Nel 1968, il suo balletto 'Turangalila' provoca una piccola rivoluzione all'interno dell'Opéra de Paris. Nel 1972, con il balletto Pink Floyd, fonda il Ballet National de Marseille, sua creatura per ventisei anni.
Nel corso dei suoi balletti lavorerà in stretto contatto con il pittore Jean Carzou (1907-2000), ma anche con altri artisti come Max Ernst. Autore di più di 50 creazioni, ha ideato coreografie per moltissimi ballerini rinnovando il 'pas de deux' del ballettoarrativo. In collaborazione anche con il Nouveau Réalisme con personaggi come Martial Raysse, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely.
Nella sua compagnia Petit ha annoverato anche molti talenti italiani: da Luigi Bonino, a Francesca Natili, Carlotta Zamparo, Francesca Sposi e, come ospiti, Massimo Murru e Alessandra Ferri.
Roland Petit, quando l'arte muove le masse
Genio innovativo della danza moderna. Così è stato più volte definito Roland Petit, coreografo, e ballerino lui stesso, morto a Ginevra in Svizzera. Aveva 87 anni, era nato il 13 gennaio del 1924 a Villemomble nella Ile de France.
La sua ultima apparizione in Italia è stata nello scorso dicembre all'Opera di Roma con 'Serata Roland Petit' a lui dedicata. Al suo fianco, sua moglie, la leggendaria Zizi Jeanmaire, per anni etoile delle sue creazioni.
Formatosi alla scuola di danza dell'Opéra National di Parigi, entra nella compagnia del balletto dell'Opéra nel 1930. Nel 1945 fonda i Ballets des Champs-lysées e nel 1948 i Ballets de Paris al teatro Marigny, con Zizi.
'Le jeune homme et la mort' (libretto di Jean Cocteau) è considerato come il suo capolavoro assoluto, con coreografia e costumi di straordinaria modernità. Nel 1972, con il balletto Pink Floyd (GUARDA IL VIDEO), fonda il Ballet National de Marseille, che dirigerà per ventisei anni. "Senza dubbio uno degli artisti della danza più importanti del XX secolo". Questo il commento alla scomparsa dell'Opéra de Paris.
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Prepara ancora balletti per i più grandi teatri di Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Canada e Cuba. Nel 1968, il suo balletto 'Turangalila' provoca una piccola rivoluzione all'interno dell'Opéra de Paris. Nel 1972, con il balletto Pink Floyd, fonda il Ballet National de Marseille, sua creatura per ventisei anni.
Nel corso dei suoi balletti lavorerà in stretto contatto con il pittore Jean Carzou (1907-2000), ma anche con altri artisti come Max Ernst. Autore di più di 50 creazioni, ha ideato coreografie per moltissimi ballerini rinnovando il 'pas de deux' del ballettoarrativo. In collaborazione anche con il Nouveau Réalisme con personaggi come Martial Raysse, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely.
Nella sua compagnia Petit ha annoverato anche molti talenti italiani: da Luigi Bonino, a Francesca Natili, Carlotta Zamparo, Francesca Sposi e, come ospiti, Massimo Murru e Alessandra Ferri.