
Esce venerdì 11 maggio nelle sale italiane Uomini senza legge, il film di Rachid Bouchareb già candidato all'Oscar e presentato a Cannes, che racconta la lotta di indipendenza dalla Francia. LA CLIP IN ESCLUSIVA
Il Nord Africa si infiamma. Oggi come ieri, e a ricordarlo arriva nelle sale italiane, a partire da venerdì 11 maggio, Uomini senza legge , il film di produzione franco algerino diretto da Rachid Bouchareb. (Qui sopra una clip in esclusiva per Sky.it) La pellicola, candidata all'Oscar 2010 come miglior film straniero, è stata presentata tra le polemiche allo scorso Festival di Cannes, dove ha risvegliato i non ancora risolti conflitti storici sulla guerra d'Algeria.
Uomini senza legge segue il destino di tre fratelli che, dopo aver perso la loro casa, si dividono andando a vivere in paesi diversi del mondo. Messaoud si unisce all’Esercito francese, impegnato a combattere in Indocina; Abdelkader diventa un leader del movimento di indipendenza algerino; Saïd si trasferisce a Parigi per cercare fortuna nei club e nei locali di Pigalle dove si combatte la boxe. Gradualmente, le loro vite tornano ad incrociarsi e a intrecciarsi con la battaglia per l'indipendenza algerina. L’uscita del film nelle sale francesi è stato accompagnata anche da ulteriori proteste e manifestazioni davanti alla sale, con confronti anche duri tra rappresentanti della Destra francese e organizzazioni di immigrati.
Rachid Bouchareb aveva già affrontato il difficile rapporto tra francesi e algerini nel 2006 con Indigènes , in cui raccontava la realtà delle truppe algerine inquadrate all'interno dell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale. Anche in quel caso non erano mancate le polemiche , sia in Francia, dove si tornò a parlare dei diritti negati ai soldati nordafricani dell'epoca, sia in Italia, dove fece discutere la rappresentazione eroica di soldati ricordati anche per le loro efferatezze.
Il trailer del film:
Uomini senza legge segue il destino di tre fratelli che, dopo aver perso la loro casa, si dividono andando a vivere in paesi diversi del mondo. Messaoud si unisce all’Esercito francese, impegnato a combattere in Indocina; Abdelkader diventa un leader del movimento di indipendenza algerino; Saïd si trasferisce a Parigi per cercare fortuna nei club e nei locali di Pigalle dove si combatte la boxe. Gradualmente, le loro vite tornano ad incrociarsi e a intrecciarsi con la battaglia per l'indipendenza algerina. L’uscita del film nelle sale francesi è stato accompagnata anche da ulteriori proteste e manifestazioni davanti alla sale, con confronti anche duri tra rappresentanti della Destra francese e organizzazioni di immigrati.
Rachid Bouchareb aveva già affrontato il difficile rapporto tra francesi e algerini nel 2006 con Indigènes , in cui raccontava la realtà delle truppe algerine inquadrate all'interno dell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale. Anche in quel caso non erano mancate le polemiche , sia in Francia, dove si tornò a parlare dei diritti negati ai soldati nordafricani dell'epoca, sia in Italia, dove fece discutere la rappresentazione eroica di soldati ricordati anche per le loro efferatezze.
Il trailer del film: