Apple, la mela che nel cinema è diventata come il prezzemolo

Spettacolo
Il marchio Apple sforna un successo dietro l'altro e non smette di collezionare record e riconoscimenti.
macintosh

Il marchio di Cupertino vince la gara di product placement: il 30% dei film di successo del 2010 mostra chiaramente un suo prodotto. Uno dei segreti del successo di un’azienda che non sforna spot in continuazione e non presenzia alle fiere

di Gabriele De Palma

Non partecipa agli appuntamenti tradizionali per la stampa e gli esperti del settore, niente Ces di Las Vegas o Mobile World Congress di Barcellona ma in compenso non manca un film. Una delle corsie preferenziali di Apple per promuovere il proprio marchio è proprio il product placement, ovvero la pubblicità indiretta che si ottiene (pagando profumatamente) la comparsa di un proprio prodotto in una pellicola o in una serie tv. Anche quest'anno infatti la Mela ha centrato il primo premio della classifica stilata da BrandChannel, grazie alla scelta per il proprio product placement di undici film che durante l'anno sono stati al primo posto delle classifiche settimanali. E sicuramente anche per questo motivo – oltre che per la sapiente gestione dei rumors e delle aspettative sui nuovi prodotti – ha vinto il premio di Forbes come brand più famoso nel mondo, o quello di marchio più presente sui social network, riconoscimento ancor più significativo dal momento che Apple non ha account ufficiali né su Facebook né su Twitter.

Su un MacBook Pro smanettava lo Zuckerberg di The Social Network, ci consultava l'andamento della borsa Shia Labeouf nel sequel di Wall Street o in Vi presento i nostri, terzo appuntamento con le famiglie di Ben Stiller, Robert De Niro e Dustin Hoffman, ma la mela morsicata trovava inattesa ambientazione ideale anche in Toy Story 3. E il dominio nei film di maggior successo dura da oltre 10 anni, durante i quali Apple ha occupato coi propri eleganti prodotti il 30 per cento dei primi titoli per incassi sul grande schermo.

Per porre un argine al proliferare di iPhone, iPod, Mac, Ipad (tra poco anche nella seconda versione) nelle produzioni più importanti di Hollywood, i concorrenti sono corsi ai ripari seguendo la strategia dell'avversario. Sony, che gioca su entrambi i fronti (piazza i suoi prodotti e allo stesso tempo finanzia molti film di successo) ha da qualche anno proibito la presenza dei rivali di Cupertino nei propri titoli. Ma il dominio di Apple non riguarda solo l'immaginario cinematografico collettivo ma anche quello delle serie tv da vedere comodamente a casa: la mela fa capolino in O.C., NCIS, Scrubs, Glee, 24, Weeds, Dr. House, Sex and the City solo per citare le fiction più famose non solo negli Usa ma anche oltreoceano. Anche così, in questa forma meno appariscente ma efficace, si riescono a determinare i gusti e le tendenze del mercato e la cultura del tempo presente.

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