Wikileaks, ora è tempo di cinema

Spettacolo
Julian Assange
SWITZERLAND NGO HUMAN RIGHTS

Ben tre progetti puntano a portare le vicende di Julian Assange e del suo sito sul grande schermo. Per i produttori di uno di questi la storia dell'australiano sarà il “Tutti gli uomini del presidente” dei nostri tempi. LA GALLERY

Wikileaks, i possibili protagonisti del film: FOTO

di Raffaele Mastrolonardo


Julian Assange come Bob Woodward? Forse. La sua storia come quella dei giornalisti che hanno svelato lo scandalo Watergate? Chissà. Di sicuro è quello che sperano i produttori Barry Josephson e Michelle Krumm che hanno acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica della biografia dell'eccentrico e geniale fondatore di Wikileaks. L'obiettivo, hanno detto, è quello di farne una versione contemporanea di "Tutti gli uomini del presidente", il film del 1976 che racconta l'inchiesta dei due giornalisti del Washington Post che ha portato alle dimissioni del presidente americano Richard Nixon.

La sceneggiatura del film su Wikileaks sarà basata sul libro "The most dangerous man in the world" dello scrittore australiano Andrew Fowler che sarà pubblicata nel corso dell'anno. Considerata la vita avventurosa di Assange, hacker sovversivo nell'adolescenza e poi inventore del sito più detestato dai potenti del mondo, l'intrattenimento non dovrebbe mancare. E nemmeno la tensione, visto che tratterà di segreti di Stato, cacce all'uomo e fughe rocambolesche. “Come Tutti gli uomini del presidente sarà la storia di suspense di questa generazione e avrà un impatto globale”, ha detto Krumm che non sa ancora chi sarà il regista della pellicola, né quale attore impersonerà l'imprevedibile australiano. 

In attesa di dettagli, si sa di certo che questa non sarà l'unica opera cinematografica dedicata ad Assange. Il clamore suscitato dagli scoop di Wikileaks ha fatto drizzare le orecchie a più di una casa di produzione. Pare così che Universal Pictures abbia acquistato i diritti di un documentario sul sito degli informatori (a dirigerlo Alex Gibney, già premiato con l'Oscar per le sue opere) e che la tv via cavo HBO stia pensando ad una biografia per immagini dell'ex hacker.

Intanto, in attesa che Wikileaks e il suo fondatore arrivino al cinema o in tv, gli appassionati dell'argomento potranno trovare pane per i loro denti sulla carta. A testimonianza che difficilmente si potrebbe individuare un tema più “caldo” del 39enne ricercato dal Pentagono e della sua creatura, nei prossimi due mesi sono attesi ben tre libri su di loro. A metà febbraio uscirà la testimonianza di Daniel Domscheit-Berg, per anni portavoce del sito, sui suoi anni trascorsi a fianco di Assange e dentro il progetto (in Italia sarà pubblicata da Marsilio). Negli stessi giorni vedrà la luce in lingua inglese il libro-inchiesta realizzato da due giornalisti del Guardian, uno di quotidiani che ha lavorato a più stretto contatto con il fondatore di WikiLeaks. Ciliegina sulla torta, ad aprile arriverà in libreria l'autobiografia dello stesso Julian Assange che nel nostro Paese sarà pubblicata da Feltrinelli.

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