Dopo un'assenza dal nostro Paese di 8 anni l'artista di Minneapolis si è esibito al Palalottomatica incantando 6mila persone. Nelle due ore di musica grandi successi e nessun pezzo dal nuovo album
In principio fu Prince. LE FOTO
Con il lancio verso il pubblico della sua chitarra elettrica e facendo salire sul palco una trentina di persone a ballare Kiss, Prince ha davvero conquistato Roma, che per una notte si è tinta di viola. Al Palottomatica, 6mila persone hanno assistito alla prima delle due date italiane del suo 20Ten Tour, che stasera sbarcherà a Milano. Ad aprire lo show con una infuocata versione di Let's go crazy. Tra travolgenti assoli di chitarra, sorrisi e molti "Roma!" gridati durante la lunga scaletta, il musicista di Minneapolis ha letteralmente trascinato il pubblico.
Erano otto anni che l'eroe di Purple Rain - colonna sonora dell'omonimo film che nel 1984 sbancò il botteghino e conquistò l'Oscar e che Vanity Fair America ha proclamato 'la migliore colonna sonora di tutti i tempi' - mancava dal nostro Paese.
Lo show che ne ha segnato il ritorno è stato una sorta di Best of, con una totale assenza di brani del nuovo album uscito a luglio, 20Ten. Il Palottomatica, trasformato in un gigantesco vortice di note, ha risuonato di hit dei primi anni Ottanta come Delirious, 1999, passando per Controversy, che si scioglie magicamente nella dance di Le Freak degli Chic per poi tornare funky. Prince, sorridente, passionale e tornato a ballare sul palco come non faceva da tempo, invita spesso tutti a cantare a ritmo 'Oh Roma!" e urla "Staremo qui tutta la notte!". Al suo fianco il prolifico musicista e polistrumentista americano ha voluto il potente batterista John Blackwell jr. e una band con tre coriste.
Il cantante, 52 anni, 100 milioni di dischi venduti in 30 anni di carriera, ha dimostrato di essere ancora uno dei protagonisti della scena musicale mondiale. Sulla breccia dal 1978, tra alti e bassi, Roger Nelson, vera e propria enciclopedia musicale vivente, è riuscito a rinnovarsi e a non farsi imprigionare dalle rigide leggi del mercato discografico, dichiarando guerra prima alle major, poi alla stampa e infine a internet.
In questi anni si e' presentato al mondo con vari pseudonimi, sigle, simboli o semplicemente come The Artist e di recente ha sentenziato: "Internet e' finito'. Ma ai geni, si sa, tutto è concesso. Anche la decisione, accolta dai fan disperati, di far cancellare da Youtube, eBay e Pirate Bay immagini, foto, cover di album e testi delle sue canzoni. Ma il piccolo grande Principe preferisce di gran lunga comunicare dal palco.
Con il lancio verso il pubblico della sua chitarra elettrica e facendo salire sul palco una trentina di persone a ballare Kiss, Prince ha davvero conquistato Roma, che per una notte si è tinta di viola. Al Palottomatica, 6mila persone hanno assistito alla prima delle due date italiane del suo 20Ten Tour, che stasera sbarcherà a Milano. Ad aprire lo show con una infuocata versione di Let's go crazy. Tra travolgenti assoli di chitarra, sorrisi e molti "Roma!" gridati durante la lunga scaletta, il musicista di Minneapolis ha letteralmente trascinato il pubblico.
Erano otto anni che l'eroe di Purple Rain - colonna sonora dell'omonimo film che nel 1984 sbancò il botteghino e conquistò l'Oscar e che Vanity Fair America ha proclamato 'la migliore colonna sonora di tutti i tempi' - mancava dal nostro Paese.
Lo show che ne ha segnato il ritorno è stato una sorta di Best of, con una totale assenza di brani del nuovo album uscito a luglio, 20Ten. Il Palottomatica, trasformato in un gigantesco vortice di note, ha risuonato di hit dei primi anni Ottanta come Delirious, 1999, passando per Controversy, che si scioglie magicamente nella dance di Le Freak degli Chic per poi tornare funky. Prince, sorridente, passionale e tornato a ballare sul palco come non faceva da tempo, invita spesso tutti a cantare a ritmo 'Oh Roma!" e urla "Staremo qui tutta la notte!". Al suo fianco il prolifico musicista e polistrumentista americano ha voluto il potente batterista John Blackwell jr. e una band con tre coriste.
Il cantante, 52 anni, 100 milioni di dischi venduti in 30 anni di carriera, ha dimostrato di essere ancora uno dei protagonisti della scena musicale mondiale. Sulla breccia dal 1978, tra alti e bassi, Roger Nelson, vera e propria enciclopedia musicale vivente, è riuscito a rinnovarsi e a non farsi imprigionare dalle rigide leggi del mercato discografico, dichiarando guerra prima alle major, poi alla stampa e infine a internet.
In questi anni si e' presentato al mondo con vari pseudonimi, sigle, simboli o semplicemente come The Artist e di recente ha sentenziato: "Internet e' finito'. Ma ai geni, si sa, tutto è concesso. Anche la decisione, accolta dai fan disperati, di far cancellare da Youtube, eBay e Pirate Bay immagini, foto, cover di album e testi delle sue canzoni. Ma il piccolo grande Principe preferisce di gran lunga comunicare dal palco.