It gets better: l'omofobia si combatte con un video

Spettacolo
L'attrice Anne Hathaway nel video It's Getting Better
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Quattro giovani si sono suicidati negli Usa perché vittime di bullismo. Su You Tube è nato un canale per lanciare un messaggio di aiuto a chi è discriminato per il proprio orientamento sessuale. Tante le clip di attori, attrici e di gente comune

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di Gabriele De Palma

Quattro vittime in tre settimane, questo il triste bilancio del bullismo a danno di chi non è rigorosamente eterosessuale. Accade negli Stati Uniti, dove l'ultima vittima del senso di colpa e vergogna istillato dai compagni di scuola, è stata Tyler Clementi, fatto oggetto di scherzi sempre più pesanti da parte dei suoi compagni della Rutgers University che sono culminati con le riprese video di una suo momento di intimità, pubblicate poi online. Tyler non ha retto e si è gettato da un ponte. Il fenomeno è preoccupante e sintomo di una società ancora immatura per tollerare le differenze, soprattutto quelle relative alle inclinazioni sessuali. A venire in aiuto dei tanti giovani sbeffeggiati per la loro omosessualità, l'attivista-giornalista-direttore-scrittore Dan Savage che ha istituito un canale su YouTube in cui vengono pubblicati video che rassicurano gli adolescenti sul futuro roseo che li aspetta. It Gets Better (Va meglio), il nome dato al canale, è stato inaugurato da un messaggio di Savage e del suo compagno Terry Miller che raccontano gli anni difficili del college e di come cambi la situazione una volta terminati gli studi.

“I miei compagni mi prendevano in giro, mi sbattevano contro il muro e gli armadietti, mi rigavano l'auto” racconta Miller “la mia famiglia rigidamente cattolica non ha reagito bene all'annuncio della mia omosessualità e si rifiutava di voler conoscere i miei ragazzi, e a scuola le cose non andavano meglio, il direttore disse ai miei che non poteva fare nulla per evitare che io venissi maltrattato dai compagni” incalza Savage. Poi però le cose vanno meglio e il confine tra bullismo e una vita senza dover sopportare le angherie dei più è proprio il termine della scuola e del cameratismo machista che spesso prolifera tra i corridoi e le stanze dei dormitori nei college.

Molte le testimonianze delle celebrità del mondo dello spettacolo che si trovano su It Gets Better, da Pauley Perrette (la Abby Sciuto di NCIS), l'attrice Kathy Griffin, la cantante pop Audrey O'Day, il cast al completo del musical Wicked, le pop-star LaLa e Ciara e un video collettivo in cui partecipano molte star tra cui Jenny McCarthy, Anne Hathaway, Kristin Cavallari, Erika Jaine e Katerina Graham. Ma moltissimi sono anche i video caricati dalle persone comuni, che raccontano la propria esperienza e di come sono riusciti a superare i momenti difficili. Ci sono pure testimonianze condite di autocritica da parte di chi era il persecutore dei propri compagni di classe e ha capito solo più tardi quanto fosse da ignoranti essere bulli. Il messaggio è semplice quanto chiaro: non importa cosa dicono e fanno di te, l'importante è tirare avanti sapendo che le cose in futuro andranno meglio, l'importante è sopravvivere fino a che non ci si potrà ritagliare una vita sociale con persone più intelligenti e meno conformiste di quelle che compiono atti di bullismo. Non siete soli, c'è un mondo, che oggi non conoscete, che vi capisce e vi ama per quello che siete. L'importante è non suicidarsi, anche se si vive in un ambiente ostile, in casa e fuori, anche se si abita in uno dei molti comuni della cosiddetta Bible Belt il quadrante sud orientale degli Usa, dove cristiani cattolici e protestanti rappresentano la stragrande maggioranza e dove l'omofobia regna sovrana.

Anche un'altra star dello spettacolo, Ellen DeGeneres, durante il suo programma tv – The Ellen DeGeneres Show – si è scagliata con dolore e commozione contro le recenti cronache di suicidi di giovanissimi studenti (due tredicenni e un quindicenne le vittime prima di Tyler Lombardi). Un misto di rabbia e vergogna per chiedere a chi si senta solo e schernito a causa delle sue preferenze sessuali di non perdere la speranza, di rivolgersi all'esterno, alle molte organizzazioni che si occupano di aiutare i discriminati. Andrà meglio, e per tirarsi su di morale può aiutare anche guardare anche questi video di incoraggiamento.

Il video collettivo di It's Getting Better:


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