L'attrice, 79 anni, è morta per un'insufficienza respiratoria al San Raffaele di Milano, dove era ricoverata. Lo scorso 15 aprile era scomparso il suo compagno di sempre Raimondo. Baudo: "Si è consumata piano piano in attesa di raggiungere il marito"
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Sandra Mondaini è morta. Si è spenta martedì mattina poco prima delle 13, all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverata da circa 10 giorni. Aveva 79 anni: era nata il 1° settembre del 1931. Cinque mesi fa aveva perso il suo compagno di sempre Raimondo Vianello.
La malattia - L'attrice era malata da tempo: ricoveri e controlli si erano intensificati negli ultimi mesi dopo la scomparsa di Raimondo Vianello il 15 aprile. Poco dopo la morte del marito era stata in terapia subintensiva nella Casa di Cura San Rossore a Pisa ed era stata in terapia subintensiva. Poi, era stata ricoverata anche al San Raffaele per una serie di controlli. A fine luglio era tornata a casa. Da anni soffriva di una forma particolarmente aggressiva di vasculite: l'infiammazione dei vasi sanguigni aveva determinato una progressiva atrofia muscolare. Su questa patologia si sono sviluppate delle complicazioni sempre più serie che poi l'hanno portata alla morte.
Una vita in tv - Milanese di nascita (1 settembre 1931) e figlia d'arte di Giaci, noto pittore e umorista del 'Bertoldo', la Mondaini inizia a recitare in teatro con Marcello Marchesi, amico di famiglia. Ma è nel 1955 la vera svolta della sua carriera quando viene chiamata da Erminio Macario che due anni prima l'aveva vista lavorare come 'generica' in uno dei primi programmi della tv italiana. Dopo l'esordio nella rivista con la compagnia di Macario, nel 1953, la 22enne Mondaini entrò in Rai. Il suo primo grande successo fu "Canzonissima" nella stagione 1961-1962 dove propone il personaggio di Arabella. Il successo coincise con il matrimonio nel '62 con Vianello, insieme al quale ha dato vita ad un fortunato sodalizio anche sul palco. Arrivano trasmissioni come "Studio Uno" (1965), "Su e giu"' (1968), "Tante scuse" (1974), "Noi no" (1977), per citarne alcune.
Nel 1982 Sandra e Raimondo passano alle allora reti Fininvest. "Andai all'appuntamento ridendo: se questi pensano di portarmi via alla Rai... Dopo un quarto d'ora avevo firmato. E a Berlusconi voglio un gran bene", raccontava sempre. Su Canale 5, i due hanno dato vita ad una serie di programmi, tra i quali "Attenti a quei due" (1982), "Zig Zag" (1983-1986) e "Sandra e Raimondo show" (1987) e soprattutto alla fortunata sitcom "Casa Vianello", in onda initerrottamente dal 1988.
Il ricordo commosso di Pippo Baudo - “Era una donna genuinamente fatta per lo spettacolo. Era buona, era votata a Raimondo. Il giorno dei funerali di Raimondo mi sono accorto che non c’erano speranze per lei. Si era resa conto che Raimondo non sarebbe stato più con lei. L’abbiamo aiutata tutti. Ma tutti sapevamo che Sandra non avrebbe superato questa prova. Si è consumata piano piano in attesa di raggiungere suo marito” ha detto Pippo Baudo a SkyTG24.
Il messaggio del presidente del Consiglio - “Sono profondamente addolorato. Con la scomparsa di Sandra Mondaini perdo un’amica carissima. Insieme a Raimondo Vianello accettò tra i primi di impegnarsi nel gruppo televisivo che ho fondato, assicurando un contributo di qualità artistica, di ironia e di libertà che gli italiani hanno seguito con affetto e simpatia per molti anni” scrive il premier Silvio Berlusconi.
Il cordoglio del presidente Napolitano - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa con commozione la notizia della scomparsa di Sandra Mondaini, a breve distanza dalla perdita del marito Raimondo Vianello con cui è stata protagonista di molteplici esperienze artistiche, in un messaggio ha espresso alla famiglia, anche nel ricordo del suo impegno di solidarietà sociale, le più sincere condoglianze.
I post su Facebook - Centinaia di messaggi di addio di persone commosse stanno riempiendo la bacheca di Facebook del gruppo Ciao Sandra Mondaini. "Ciao Sandra, ora potrai nuovamente scalciare nel tuo letto con al tuo fianco il tuo Raimondo" scrive Emanuela. "Ora quando Raimondo ti vedrà arrivare ti dirà: pure qua mi dovevi seguire. Siete nuovamente insieme. Buon viaggio!" dice Manuela. Qualcuno, come Salvo, usa le ormai celebre parole di Sandra: "Che barba che noia".
L'omaggio di Sky - Una programmazione speciale, dedicata a Sandra Mondaini, è prevista per mercoledì 22 su Sky Cinema Italia. Alle 17.25 andrà in onda "Le motorizzate", film diviso in cinque episodi che hanno come tema figure femminili al volante, tra cui una irresistibile Sandra Mondaini, guidatrice impacciata, che investe proprio Raimondo Vianello. L’omaggio prosegue alle 19.10 con “Caccia al marito”, pellicola del 1960 con un cast tutto al femminile, composto da Sandra Mondaini, Lorella De Luca, Valeria Fabrizi e Ingrid Simon, nei panni di quattro giovani commesse che investono i loro risparmi in una villeggiatura sulla costa romagnola, decise a trovare un principe azzurro possibilmente ricco e maturo.
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Sandra Mondaini è morta. Si è spenta martedì mattina poco prima delle 13, all'ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverata da circa 10 giorni. Aveva 79 anni: era nata il 1° settembre del 1931. Cinque mesi fa aveva perso il suo compagno di sempre Raimondo Vianello.
La malattia - L'attrice era malata da tempo: ricoveri e controlli si erano intensificati negli ultimi mesi dopo la scomparsa di Raimondo Vianello il 15 aprile. Poco dopo la morte del marito era stata in terapia subintensiva nella Casa di Cura San Rossore a Pisa ed era stata in terapia subintensiva. Poi, era stata ricoverata anche al San Raffaele per una serie di controlli. A fine luglio era tornata a casa. Da anni soffriva di una forma particolarmente aggressiva di vasculite: l'infiammazione dei vasi sanguigni aveva determinato una progressiva atrofia muscolare. Su questa patologia si sono sviluppate delle complicazioni sempre più serie che poi l'hanno portata alla morte.
Una vita in tv - Milanese di nascita (1 settembre 1931) e figlia d'arte di Giaci, noto pittore e umorista del 'Bertoldo', la Mondaini inizia a recitare in teatro con Marcello Marchesi, amico di famiglia. Ma è nel 1955 la vera svolta della sua carriera quando viene chiamata da Erminio Macario che due anni prima l'aveva vista lavorare come 'generica' in uno dei primi programmi della tv italiana. Dopo l'esordio nella rivista con la compagnia di Macario, nel 1953, la 22enne Mondaini entrò in Rai. Il suo primo grande successo fu "Canzonissima" nella stagione 1961-1962 dove propone il personaggio di Arabella. Il successo coincise con il matrimonio nel '62 con Vianello, insieme al quale ha dato vita ad un fortunato sodalizio anche sul palco. Arrivano trasmissioni come "Studio Uno" (1965), "Su e giu"' (1968), "Tante scuse" (1974), "Noi no" (1977), per citarne alcune.
Nel 1982 Sandra e Raimondo passano alle allora reti Fininvest. "Andai all'appuntamento ridendo: se questi pensano di portarmi via alla Rai... Dopo un quarto d'ora avevo firmato. E a Berlusconi voglio un gran bene", raccontava sempre. Su Canale 5, i due hanno dato vita ad una serie di programmi, tra i quali "Attenti a quei due" (1982), "Zig Zag" (1983-1986) e "Sandra e Raimondo show" (1987) e soprattutto alla fortunata sitcom "Casa Vianello", in onda initerrottamente dal 1988.
Il ricordo commosso di Pippo Baudo - “Era una donna genuinamente fatta per lo spettacolo. Era buona, era votata a Raimondo. Il giorno dei funerali di Raimondo mi sono accorto che non c’erano speranze per lei. Si era resa conto che Raimondo non sarebbe stato più con lei. L’abbiamo aiutata tutti. Ma tutti sapevamo che Sandra non avrebbe superato questa prova. Si è consumata piano piano in attesa di raggiungere suo marito” ha detto Pippo Baudo a SkyTG24.
Il messaggio del presidente del Consiglio - “Sono profondamente addolorato. Con la scomparsa di Sandra Mondaini perdo un’amica carissima. Insieme a Raimondo Vianello accettò tra i primi di impegnarsi nel gruppo televisivo che ho fondato, assicurando un contributo di qualità artistica, di ironia e di libertà che gli italiani hanno seguito con affetto e simpatia per molti anni” scrive il premier Silvio Berlusconi.
Il cordoglio del presidente Napolitano - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa con commozione la notizia della scomparsa di Sandra Mondaini, a breve distanza dalla perdita del marito Raimondo Vianello con cui è stata protagonista di molteplici esperienze artistiche, in un messaggio ha espresso alla famiglia, anche nel ricordo del suo impegno di solidarietà sociale, le più sincere condoglianze.
I post su Facebook - Centinaia di messaggi di addio di persone commosse stanno riempiendo la bacheca di Facebook del gruppo Ciao Sandra Mondaini. "Ciao Sandra, ora potrai nuovamente scalciare nel tuo letto con al tuo fianco il tuo Raimondo" scrive Emanuela. "Ora quando Raimondo ti vedrà arrivare ti dirà: pure qua mi dovevi seguire. Siete nuovamente insieme. Buon viaggio!" dice Manuela. Qualcuno, come Salvo, usa le ormai celebre parole di Sandra: "Che barba che noia".
L'omaggio di Sky - Una programmazione speciale, dedicata a Sandra Mondaini, è prevista per mercoledì 22 su Sky Cinema Italia. Alle 17.25 andrà in onda "Le motorizzate", film diviso in cinque episodi che hanno come tema figure femminili al volante, tra cui una irresistibile Sandra Mondaini, guidatrice impacciata, che investe proprio Raimondo Vianello. L’omaggio prosegue alle 19.10 con “Caccia al marito”, pellicola del 1960 con un cast tutto al femminile, composto da Sandra Mondaini, Lorella De Luca, Valeria Fabrizi e Ingrid Simon, nei panni di quattro giovani commesse che investono i loro risparmi in una villeggiatura sulla costa romagnola, decise a trovare un principe azzurro possibilmente ricco e maturo.
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