Venezia, Sofia Coppola "incanta" e vince il Leone d'oro

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Sofia Coppola conquista il Leone d'oro (foto Getty)
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Massimo riconoscimento a Somewhere della regista 39enne già premio Oscar. Il presidente della giuria Quentin Tarantino, ex fidanzato della vincitrice: "Decisione unanime, questo film ci ha conquistato dalla prima scena". GUARDA LE FOTO

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Tutto come da previsioni. Somewhere di Sofia Coppola ha vinto il Leone d'oro alla 67/ma Mostra del cinema di Venezia.
A 39 anni Sofia Coppola riporta il nome di famiglia fra i premiati alla Mostra a 18 anni dal Leone d'oro alla carriera vinto dal padre, nel 1992. Un riconoscimento arrivato nonostante il dubbio che la storia d'amore avuta nel 2004 con Quentin Tarantino, presidente di giuria di quest'edizione, potesse rendere difficile una sua vittoria.
Somewhere è una commedia su un divo viziato, donnaiolo e alienato dagli altri (Stephen Dorff), che si mette in discussione quando si trova a dover convivere con la figlia 11 enne. Nel film c'è anche un po' d'Italia visto che la cineasta ha ricreato una scena di premiazione dei Telegatti, a cui il protagonista partecipa, in cui appaiono in cameo, fra gli altri, Simona Ventura e Valeria Marini.

Tarantino: "Ci ha incantato" - La decisione di assegnare il Leone d'oro di Venezia 67 al film di Sofia Coppola Somewhere "è stata una decisione unanime". Lo sottolinea ancora prima di annunciare con emozione il nome della regista vincitrice il presidente della giuria del Festival, Quentin Tarantino. "Questo film - ha detto- ci ha incantato fin dalla prima scena, è cresciuto dentro di noi, nelle nostre analisi, nelle nostre menti, nelle nostre fantasie, è stata una passione, stavamo magari parlando di un altro film e tornavamo a parlare di questo film. Per questo è un grande onore - aggiunge dopo una pausa ad
effetto - annunciare il Leone D'Oro a Sofia Coppola per Somewhere".
Il verdetto della giuria della Mostra che ha assegnato il Leone d'Oro a Sofia Coppola è stato accolto da alcuni fischi nella sala stampa che stava assistendo alla cerimonia finale dai teleschermi.

Sofia Coppola: "Grazie papà" - "Non ci credo, non ci credo, è un grande onore". Deliziosa, elegante, con un vestito a palloncino sui toni del verde, il viso acqua e sapone, Sofia Coppola sale sul palco di Venezia 67/a con visibile emozione per ricevere dalle mani del presidente della giuria Quentin Tarantino il Leone D'oro. Abbraccia Tarantino, ringrazia tutti , sottolinea che il premio sarà "molto importante per il film",  poi si sofferma sui genitori: "Grazie ai miei genitori, e grazie a mio padre che mi ha insegnato, non ci credo, è incredibile!"

La carriera -
Unica figlia femmina di papà Francis, Sofia Coppola ha debuttato sul grande schermo in cameo nei film del genitore, da Il Padrino a Peggy Sue si è sposata, fino al ruolo più importante, di figlia di Michael Corleone ne Il padrino 3 (1990). Poi con solo quattro film da sceneggiatrice e regista, si è affermata come uno degli autori più interessanti e amati del nuovo cinema americano. Il debutto dietro la macchina da presa per il primo lungometraggio avviene nel 1999 per il dramma claustrofobico Il giardino delle vergini suicide. Segue la commedia ambientata in Giappone Lost in Translation (2003), diventata cult grazie anche alle performance della coppia formata da Bill Murray e Scarlett Johansson. Per la pellicola, la Coppola, candidata anche all'Oscar come miglior regia, vince la statuetta per la sceneggiatura originale, che gli viene consegnato da Tim Robbins e Susan Sarandon.  Nel 2006 la regista firma il suo primo film in costume, l'originale e coloratissimo Marie Antoinette (2006) con Kirsten Dunst nei panni della regina (mostrata quasi come rockstar di fine '700) finita decapitata durante la Rivoluzione francese.

Prima di lei - La Coppola è la quinta regista donna ad aggiudicarsi il massimo premio alla Mostra del Cinema di Venezia. Le precedenti: Leni Riefensthal Coppa Mussolini nel 1938 con Il trionfo della volontà, Margarethe Von Trotta Leone d'Oro nel 1981 per Anni di piombo, Agnes Varda Leone d'Oro 1986 per Senza tetto ne' legge, e Mira Nair Leone d'Oro 2001 per Monsoon Wedding.

Il Leone d'argento e gli altri premi - Il regista spagnolo Alex de la Iglesia si è aggiudicato il Leone d'argento (QUI TUTTI I PREMI) come miglior regista alla Mostra del Cinema di Venezia con Balada Triste de Trompeta. Il regista spagnolo in precedenza non aveva mai vinto alcun riconoscimento internazionale di livello. Nel ricevere il premio, de la Iglesia si è inginocchiato davanti a Quentin Tarantino.
Il premio speciale della giuria è andato invece a Essential Killing di Jerzy Skolimowski. Coppa Volpi maschile a Vincent Gallo, sempre per Essential Killing, Coppa Volpi femminile ad Ariana Labed nel film Attemberg di Athina Rachel Tsangari. Il premio Marcello Mastroianni è stato assegnato a Mila Kunis nel film Black Swan di Darren Aronofsky. Leone speciale invece a Monte Hellman.

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