Boy George: "Nessuna nostalgia degli anni '80"

Spettacolo
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L'ex leader dei Culture Club si è esibito il 2 settembre al Gay Village di Roma. Tra vecchi successi, canzoni di Amanda Lear e una dedica a Paris Hilton ha rivelato: "La moda non mi interessa più, compro solo abiti economici"

Un omaggio ad Amanda Lear e una dedica a Paris Hilton: inizio col botto per il concerto di Boy George, il 2 settembre al Gay Village di Roma. L'ex leader dei Culture Club è tornato ad esibirsi nella capitale dopo 26 anni di assenza, alternando vecchie glorie del passato con brani più recenti. Un repertorio che va da 'Karma Kamaleon' a 'Do you really wants to hurt me' passando per 'Bluemoon' e 'Knocking on heaven's door'.

Con i media italiani George O'Dowd ha il dente avvelenato da quando si ritrovò in tv a schivare le insistenti domande sui suoi guai con la giustizia, culminati qualche anno fa con l'arresto per aver tenuto incatenato a casa sua un escort uomo.

Tanto deciso quanto volubile, a fine concerto Boy George ha cambiato idea e ha deciso di concedersi ai giornalisti, a patto che le domande siano incentrate solo sulla sua carriera. Ferma da decenni, malignano alcuni, anche se lui assicura che "gli anni '80 non mi mancano affatto. Non ci penso più, fanno parte del passato. La mia personalità si è evoluta e quel periodo è finito".

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