Spike Lee racconta New Orleans cinque anni dopo Katrina

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Il regista è tornato nella città della Lousiana per fare il punto sullo stato della ricostruzione dopo l'uragano nel suo nuovo documentario. Dove racconta anche il disastro della marea nera

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MAREA NERA, QUANDO IL PETROLIO TERRORIZZA LE COSTE


Spike Lee torna a New Orleans. Dopo il docufilm sul disastro causato dall’uragano Katrina del 2006, 'When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts', della durata di 4 ore, il regista afroamericano è tornato nella città della Louisiana per fare il punto sullo stato della ricostruzione cinque anni dopo l’uragano.

'If God is Willing and Da Creek Don't Rise', che negli Stati Uniti sarà trasmesso in televisione dalla rete HBO il 23 e 24 agosto, racconta del tentativo degli abitanti dell'area di ricostruire le proprie vite, dei progressi fatti nella ricostruzione della città e di quanto ancora ci sia da fare. Ma non solo.

"Avevamo finito il lavoro quando il 20 aprile c’è stato l’incidente della Bp – spiega il regista - e siamo tornati per documentare il più grosso disastro ambientale della storia". Così anche la marea nera di greggio fuoriuscita da una piattaforma petrolifera nel golfo del Messico in seguito a un'esplosione e le pesantissime conseguenze per le coste della Louisiana vengono raccontate dall'ultima fatica di Spike Lee.

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