Il Canemucco, il fumetto che dal web arriva sulla carta
SpettacoloDa star della rete il disegnatore Makkox tenta la via dell'edicola. Portandosi dietro commenti, foto taggate e tutte le caratteristiche di internet. GUARDA LA FOTOGALLERY
CANEMUCCO: GUARDA LA FOTOGALLERY
di David Saltuari
Dal web all'edicola? Si può? In un mondo dell'editoria che spesso si sente persa tra l'abbandono della carta e l'abbraccio alla rete, c'è anche chi tenta la strada inversa e porta sul cartaceo le logiche e i gusti del web. L'esperimento si chiama Il Canemucco, rivista di fumetti in formato pocket, giunta al numero due, ed edita dalla Coniglio Edizioni, storica casa editrice attiva da oltre trent'anni nel fumetto underground (e non solo). A tentare l'esperimento sono Antonio Sofi, che dirige Webgolnetwork.com, agenzia di consulenza e comunicazione online,, e Marco Dambrosio, meglio noto come Makkox, autore di fumetti che vanta in rete un vastissimo seguito di fan.
Ed è proprio sulla fama costruita in rete che i due hanno costruito il primo tassello dell'operazione editoriale. Spiega Sofi: "Noi puntiamo soprattutto sugli abbonamenti. Abbiamo cominciato chiedendo ai nostri lettori di abbonarsi, prima ancora che uscisse il numero uno e abbiamo raggiunto quasi un migliaio di sottoscrizioni. Un buon risultato per una rivista che ancora non esisteva". Del web però non si sono portati dietro solamente il pubblico, ma anche lo stile e la comunicazione. I due nel 2009 hanno creato Coreingrapho, sito dedicato al fumetto online dove Makkox ha sviluppato una nuova modalità di fruizione del disegno. Se in una rivista di carta il limite sono le pagine, che obbligano i disegnatori a lavorare su tavole, in rete la pagina non ha limiti. Quindi le storie si sviluppano in pagine da scrollare verso il basso. Ritornando su carta questo stile moderno e fluido, senza divisioni in vignette, resta, diventando qualcosa di nuovo. (I canemucchi, dal nome del cane di Makkox, sono proprio questa tipologia di strisce infinite di fumetto).
Ma della rete i due hanno modulato nell'editoria anche il rapporto alla pari con il proprio pubblico. Come fosse un normale post, ogni numero della rivista viene commentato sul sito Il Canemucco dai lettori, che elogiano, criticano o parlano d'altro e dove Makkox risponde (se necessario per le rime) alle discussioni. E la stessa fluidità e scambio con i lettori avviene sull'account Facebook della rivista, dove i fan pubblicano le loro foto con la rivista in mano o quando la avvistano in edicola e Makkox spiega il ritardo con cui uscirà il terzo numero disegnandosi spaparanzato sul divano a guardarsi le partite dei mondiali.
A dispetto del nome le storie su Il Canemucco sono molto adulte (dice Sofi: "E' una specie di Topolino per grandi"). Storie che mescolano sarcasmo, spesso tagliente, e dramma. Le storie di Makkox girano intorno alle vicende di Mimì, un tirapiedi della camorra, colto e dal cuore d'oro ma imperturbabile davanti alla spietatezza del suo mondo. Un bilanciarsi continuo tra dramma e commedia (spiega Makkox "preferisco raccontare il vero piuttosto che la realtà") che si inserisce in un rinascimento estetico meridionale (Makkox è di Gaeta) che racconta senza compiacimenti il proprio mondo, restando sempre lontanti da stereotipi sia positivi che negativi. Una rinascita estetica che ha trovato in un regista come Paolo Sorrentino il nome più noto, ma che è portato avanti da tanti autori con mezzi diversissimi tra di loro. Una rinascita che nella sua declinazione politica a Makkox non dispiace vedere in un personaggio come Nichi Vendola: "anche lui è meridionalissimo, eppure è un personaggio completamente nuovo per questo mondo". Come i protagonisti delle sue storie.
Ma il Canemucco rappresenta anche l'approdo in edicola di un mondo, quello del fumetto online, che in Italia sta provocando da diversi anni una new wave dei comics nostrani. Secondo Antonio Sofi "nella desertificazione editoriale che ha distrutto tutte quelle realtà dove i giovani autori si potevano formare, il web è diventato il nuovo vivavio. I blog poi sono perfetti, perché a mettere online un disegno ci si mette due secondi e sono perfetti per replicare la serialità tipica del fumetto. E per la prima volta in Italia si sono fatte strip, che prima venivano sempre rifiutate dagli editori". E così, oltre a Makkox e Coreingrapho, in rete si possono trovare stili e gusti diversissimi, come le strip di Eridian (altro autore molto amato dalla rete), i disegni di Roberto Recchioni (altro autore de Il Canemucco) o il blog di Diego Cajelli, sceneggiatore per Dampyr e per la Bonelli. Un mondo in continuo fermento dal quale potrebbero uscire le prossime soprese editoriali italiane.
di David Saltuari
Dal web all'edicola? Si può? In un mondo dell'editoria che spesso si sente persa tra l'abbandono della carta e l'abbraccio alla rete, c'è anche chi tenta la strada inversa e porta sul cartaceo le logiche e i gusti del web. L'esperimento si chiama Il Canemucco, rivista di fumetti in formato pocket, giunta al numero due, ed edita dalla Coniglio Edizioni, storica casa editrice attiva da oltre trent'anni nel fumetto underground (e non solo). A tentare l'esperimento sono Antonio Sofi, che dirige Webgolnetwork.com, agenzia di consulenza e comunicazione online,, e Marco Dambrosio, meglio noto come Makkox, autore di fumetti che vanta in rete un vastissimo seguito di fan.
Ed è proprio sulla fama costruita in rete che i due hanno costruito il primo tassello dell'operazione editoriale. Spiega Sofi: "Noi puntiamo soprattutto sugli abbonamenti. Abbiamo cominciato chiedendo ai nostri lettori di abbonarsi, prima ancora che uscisse il numero uno e abbiamo raggiunto quasi un migliaio di sottoscrizioni. Un buon risultato per una rivista che ancora non esisteva". Del web però non si sono portati dietro solamente il pubblico, ma anche lo stile e la comunicazione. I due nel 2009 hanno creato Coreingrapho, sito dedicato al fumetto online dove Makkox ha sviluppato una nuova modalità di fruizione del disegno. Se in una rivista di carta il limite sono le pagine, che obbligano i disegnatori a lavorare su tavole, in rete la pagina non ha limiti. Quindi le storie si sviluppano in pagine da scrollare verso il basso. Ritornando su carta questo stile moderno e fluido, senza divisioni in vignette, resta, diventando qualcosa di nuovo. (I canemucchi, dal nome del cane di Makkox, sono proprio questa tipologia di strisce infinite di fumetto).
Ma della rete i due hanno modulato nell'editoria anche il rapporto alla pari con il proprio pubblico. Come fosse un normale post, ogni numero della rivista viene commentato sul sito Il Canemucco dai lettori, che elogiano, criticano o parlano d'altro e dove Makkox risponde (se necessario per le rime) alle discussioni. E la stessa fluidità e scambio con i lettori avviene sull'account Facebook della rivista, dove i fan pubblicano le loro foto con la rivista in mano o quando la avvistano in edicola e Makkox spiega il ritardo con cui uscirà il terzo numero disegnandosi spaparanzato sul divano a guardarsi le partite dei mondiali.
A dispetto del nome le storie su Il Canemucco sono molto adulte (dice Sofi: "E' una specie di Topolino per grandi"). Storie che mescolano sarcasmo, spesso tagliente, e dramma. Le storie di Makkox girano intorno alle vicende di Mimì, un tirapiedi della camorra, colto e dal cuore d'oro ma imperturbabile davanti alla spietatezza del suo mondo. Un bilanciarsi continuo tra dramma e commedia (spiega Makkox "preferisco raccontare il vero piuttosto che la realtà") che si inserisce in un rinascimento estetico meridionale (Makkox è di Gaeta) che racconta senza compiacimenti il proprio mondo, restando sempre lontanti da stereotipi sia positivi che negativi. Una rinascita estetica che ha trovato in un regista come Paolo Sorrentino il nome più noto, ma che è portato avanti da tanti autori con mezzi diversissimi tra di loro. Una rinascita che nella sua declinazione politica a Makkox non dispiace vedere in un personaggio come Nichi Vendola: "anche lui è meridionalissimo, eppure è un personaggio completamente nuovo per questo mondo". Come i protagonisti delle sue storie.
Ma il Canemucco rappresenta anche l'approdo in edicola di un mondo, quello del fumetto online, che in Italia sta provocando da diversi anni una new wave dei comics nostrani. Secondo Antonio Sofi "nella desertificazione editoriale che ha distrutto tutte quelle realtà dove i giovani autori si potevano formare, il web è diventato il nuovo vivavio. I blog poi sono perfetti, perché a mettere online un disegno ci si mette due secondi e sono perfetti per replicare la serialità tipica del fumetto. E per la prima volta in Italia si sono fatte strip, che prima venivano sempre rifiutate dagli editori". E così, oltre a Makkox e Coreingrapho, in rete si possono trovare stili e gusti diversissimi, come le strip di Eridian (altro autore molto amato dalla rete), i disegni di Roberto Recchioni (altro autore de Il Canemucco) o il blog di Diego Cajelli, sceneggiatore per Dampyr e per la Bonelli. Un mondo in continuo fermento dal quale potrebbero uscire le prossime soprese editoriali italiane.