A Bollywood, megaproduzione su Hitler. Anupam Kher rifiuta

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“All’inizio ho accettato perché un attore deve interpretare ogni genere di ruoli: ma le emozioni umane contano più del cinema” dice la star. E si scatenano le polemiche

Un film sugli ultimi giorni di Hitler. E’ il nuovo progetto del regista emergente di Bollywood Rakesh Ranjan, dal curioso titolo “Caro amico Hitler” (“Dear Friend Hitler”), il primo che l’industria del cinema indiana dedica al dittatore. A interpretarlo doveva essere il famoso attore, regista e produttore bollywoodiano Anupam Kher, che con Hitler presenza qualche somiglianza fisica.

Sembra che a farlo desistere siano state le numerose critiche di membri della comunità ebraica indiana e di molti suoi fan. "Quando ho detto sì” ha spiegato “mi sono mosso con la considerazione che un attore deve lavorare in qualsiasi ruolo. Ma dopo aver constatato quanti hanno reagito negativamente alla mia scelta ho pensato che non potevo ferire così tanta gente. Le emozioni umane” ha sottolineato “contano piu' del cinema".

L'attore ha aggiunto anche un altro elemento che lo ha spinto a rifiutare: una dichiarazione del regista Kumar secondo cui Hitler aveva permesso l'indipendenza dell'India e il suo intento di mostrare "l'amore" di Hitler per l'India e il suo "contributo indiretto" all'indipendenza dai colonialisti britannici. "Non condivido questo” ha concluso Kher “e siccome sono uno dei migliori attori del cinema indiano, posso permettermi di andare avanti senza aver lavorato in questo film".

Oltre a Kher, per cui ora si dovrà cercare un sostituto, del cast fa parte anche Neha Dhupia, ex miss India, che ha il ruolo di Eva Braun. Il tema della caduta di Hitler ha ispirato innumerevoli film negli ultimi decenni a partire dagli “Ultimi dieci giorni di Hitler” (1973) di Ennio De Concini  fino a “La Caduta” (2004), una coproduzione Rai diretta dal tedesco Oliver Hirschbiegel.

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