“Stones in Exile” la musica fatta di sesso, droga e rock

Spettacolo
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Il regista Stephen Kijak ha presentato a New York la sua ultima fatica. Un lungo documentario sulla realizzazione dell’album dei Rolling Stones “Exile On Main Street”. Disco che la band ha deciso di riproporre con alcuni brani inediti


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“Exile On Main Street” è probabilmente il miglior album rock mai scritto e i Rolling Stones la band più longeva, l’ultima ancora in attività che ha vissuto, anzi, ha costruito gli anni d’oro del rock and roll, quelli fatti di grande musica, sesso e droga.  In questo doppio album, uscito nel maggio del 1972, ma registrato tra novembre 1971 e marzo dell’anno successivo, nel sud della Francia, è riversato tutta l’idea di “caos creativo” voluto dallo stesso chitarrista dei Rolling Stones, vero artefice del progetto. E per rivivere quelle magiche atmosfere non bisognerà aspettare molto, visto che gli Stones hanno deciso di riproporre quel disco, arricchito da alcuni pezzi inediti, e che sarà nelle discoteche il prossimo 18 maggio.

Intanto quegli anni ruggenti si possono rivivere nel documentario "Stones in Exile", presentato a New York, che mostra le interminabili sessioni di registrazione del mitico disco, realizzato da Stephen Kijak e coprodotto da Mick Jagger.

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