L'isola dei presidenti, quando i naufraghi sono i leader

Spettacolo
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Spopola sul web Isla Presidencial, serie di cartoni animati satirici che mette in scena 12 capi di governo naufragati su un'isola sperduta. Prende di mira soprattutto Hugo Chavez che, forse anche per questo, ha deciso di affilare le sue armi online...

di Raffaele Mastrolonardo

C'è Lula con la passione per l'alcol, Evo Morales impaurito pure dalla propria ombra e Cristina Kirchner in ansia per mancanza di botulino. Zapatero, invece, sembra un bambino (e come tale si comporta) mentre Juan Carlos, un nonno un po' andato, litiga spesso e volentieri con la dentiera.

Quanto a Hugo Chavez, il presidente venezuelano vessa tutti i compagni di avventura con la nota incontenibile logorrea. Disegnati, animati e resi caricature di se stessi sono questi alcuni dei protagonisti di La Isla Presidencial, serie satirica che sta spopolando sul web raccontando le comiche vicende di un manipolo di uomini di stato (per lo più latinoamericani e spagnoli, ma anche Obama è stato avvistato arrampicato su una palma...) naufragati su un'isola deserta.

Realizzata dagli autori di El Chigüire Bipolar, popolare blog umoristico venezuelano, la serie è stata vista più di 2 milioni di volte su YouTube. Nel frattempo, più di 34 mila utenti hanno deciso di usare Twitter per tenersi aggiornati o ricevere anticipazioni sulle imprese del gruppo di potenti alla deriva e su Facebook la pagina dedicata alla serie ha superato i 30mila amici.

Il video del primo episodio:




Secondo quanto dichiarano gli autori, l'idea di La Isla Presidencial è nata nel novembre 2007 in occasione del celebre scambio di battute tra Hugo Chavez e Juan Carlos durante il quale il re di Spagna ha invitato il presidente venezuelano a stare zitto. Lo spunto reale è stato contaminato con le suggestioni provenienti dalla popolare serie televisiva Lost e i presidenti sono stati sbattuti in un'isola tropicale sperduta nell'oceano, costretti a condividere le avversità e i misteri di un luogo sconosciuto. “Riusciranno a vivere senza potere?” si chiedono gli autori nella presentazione del loro progetto, che innesca gag comiche a partire dalla situazione “estrema” e dalle differenze caratteriali dei personaggi

Mattatore della serie, giunta al secondo episodio, è Hugo Chavez, debordante per personalità, che ha in un timido e dimesso Evo Morales la vittima designata, costretta a sorbirsi i torrenziali monologhi del collega notoriamente allergico alle interruzioni. E chissà che non sia anche l'incredibile successo di La Isla Presidencial, che ne enfatizza in modo caricaturale le tendenze logorroiche, ad avere ispirato la decisione del presidente venezuelano di aprire, il 27 aprile scorso, un account su Twitter, piattaforma dove le comunicazioni sono limitate a 140 caratteri.

La decisione - che segna una svolta 2.0 nella via chavista verso il socialismo del XXI secolo - gli è valsa in pochi giorni l'attenzione di più di 88 mila “followers”. Il successo non ha però dipanato lo scetticismo di alcuni commentatori occidentali, che non hanno mancato di far notare come la concisione di Twitter mal si concili con le abitudini di Chavez che nel suo show domenicale, Alo Presidente, spesso si esibisce in monologhi di oltre 7 ore. L'equivalente, ha scritto il Guardian, di 54 mila parole e 330mila caratteri. Più o meno 2350 messaggi su Twitter.

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