La modella raccoglierà soldi da dividere tra due organizzazioni benefiche che si occupano di assistere ragazzini in difficoltà. "Amo fare queste cose per i più piccoli", dice la Venere nera. Andranno all'asta anche opere di Antony Gormley e Richard Prince
Una raccolta fondi per aiutare i bambini russi bisognosi. A promuoverla, la top model inglese Naomi Campbell. L’obiettivo di Neon, questo il nome della campagna, è quello di raccogliere entro fine maggio almeno un milione di dollari. Soldi che poi verrebbero divisi tra due associazioni di beneficenza: The Iris Foundation, guidata da Daria Zhukova (ex modella e compagna di Roman Abramovich) e Northern Crown, gestita dalla moglie del ministro russo delle Finanze Alexei Kudrin, Irina. Entrambe le fondazioni offrono assistenza, medicine e istruzione ai ragazzi in difficoltà.
Saranno messi all’asta, insieme ad altre opere d’arte, i lavori del pittore americano Richard Prince e le sculture dell’artista inglese Antony Gormley. Alla raccolta parteciperanno anche stelle internazionali della moda e la duchessa di York Sarah Ferguson.
Ma perché la Venere nera ha scelto di aiutare proprio i bambini russi? Merito anche del suo fidanzato, il magnate Vladimir Doronin. “Ultimamente sto vivendo qui – risponde la modella – e tutti sono carini e ospitali con me. Volevo restituire qualcosa. Amo fare queste cose per i più piccoli. Mosca potrebbe essere solo la prima città, spero di portare Neon altrove”.
Saranno messi all’asta, insieme ad altre opere d’arte, i lavori del pittore americano Richard Prince e le sculture dell’artista inglese Antony Gormley. Alla raccolta parteciperanno anche stelle internazionali della moda e la duchessa di York Sarah Ferguson.
Ma perché la Venere nera ha scelto di aiutare proprio i bambini russi? Merito anche del suo fidanzato, il magnate Vladimir Doronin. “Ultimamente sto vivendo qui – risponde la modella – e tutti sono carini e ospitali con me. Volevo restituire qualcosa. Amo fare queste cose per i più piccoli. Mosca potrebbe essere solo la prima città, spero di portare Neon altrove”.