La lirica, Verdi e i film: il baritono Leo Nucci si racconta

Spettacolo
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Il rapporto privilegiato con i ruoli verdiani, l’esperienza cinematografica in Macbeth. Guarda un estratto di Contrappunti in onda su Classica, canale 728 di SKY (3 marzo ore 21). Leggi l’intervista a Carlo Boccadoro conduttore del programma e compositore

di Agata De Laurentiis

Compositore e direttore d'orchestra, Carlo Boccadoro è il conduttore del nuovo programma di Classica
(canale 728 di SKY) Contrappunti, in onda con cadenza bisettimanale, il mercoledì sera a partire dal 3 marzo. La prima puntata è dedicata al baritono Leo Nucci (sopra un estratto video).

Vivendo la musica in ogni sfaccettatura, qual è per te la sua espressione più affascinante?
Anche se mi muovo su diversi fronti, in realtà la mia attività è una sola: tutto quello che faccio è in funzione della musica, della sua creazione e diffusione. Lavoro perché venga creata, fatta ascoltare
e ascoltata. Non riesco a scindere la mia attività, per me è una cosa unica.

Come risponde il pubblico alle tue sollecitazioni?
Mi considero fortunato, alcuni dei miei progetti hanno suscitato reazioni positive; non sto parlando di successi planetari in termini di numeri, del resto non è quello che cerco. Credo che l’importante sia mettere la gente nelle condizioni di capire e di apprezzare quello che stai proponendo. Non penso esista un pubblico maldisposto in partenza,casomai poco informato. Bisognerebbe cercare sempre di comunicare in modo coinvolgente e dettagliato.

Contrappunti
è una trasmissione ambientata in una sala montaggio, tra macchinari, gente che lavora e milioni di filmati Qui, in compagnia di un ospite ogni volta diverso, lancerai video da commentare insieme. E’ una struttura da trasmissioni di musica pop innestati sulla musica classica. Come credi sarà questo connubio?
Non credo si tratti di una trasmissione in stile pop; anzi, direi che siamo agli antipodi, molto più vicini a programmi di inchiesta o di approfondimento. La dimensione rock /Mtv presuppone poca conversazione e molta rotazione di video musicali. In Contrappunti, al contrario, si parlerà molto e i contributi saranno come ciliegine sulla torta a sottolineare il valore del discorso.

Qual è secondo te il modo per avvicinare i giovani alla musica classica?

Il problema è l’accesso alla musica: se non sai che esiste un certo tipo di espressione artistica
difficilmente ti verrà voglia di avvicinarla. I ragazzi non sanno dell’esistenza della classica così come conoscono molto poco il jazz, se non quello più commerciale. In altri paesi europei come la Germania e la Francia ho visto ragazzi in coda per un concerto di musica classica; non penso siano più intelligenti o più colti dei ragazzi italiani, semplicemente sanno che esiste quella musica, quell’evento e ne sono incuriositi. Da noi c’è una grossa lacuna in questo senso;si è ancora molto legati all’idea che la classica sia una musica di nicchia e la si continua a trattare così togliendola, per esempio, dai palinsesti televisivi e radiofonici. Se nessuno propone l’ascolto di Berio o Reich, nessuno comincerà ad apprezzarli.

*Intervista tratta dal numero di marzo-aprile di Classica Magazine

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