A margine di uno dei concerti che animerà il Forum di Assago fino al prossimo 21 Febbraio, il Blasco risponde ad alcune domande sul caso Morgan e sulla droga: “Non sono la persona giusta per dare giudizi”
“Il mio affetto e la mia stima nei suoi confronti non ha subito alcuna inflessione”. In occasione di un concerto nella sua amatissima Milano, dove a date alterne si esibirà fino al 21 Febbraio al Forum di Assago, con un tutto esaurito da mesi, Vasco Rossi, che nella sua vita qualche esperienza con le droghe l’ha avuta, anche se controvoglia, non si è potuto sottrarre alle domande dei cronisti sul caso Morgan. “Io sono l’ultima persona che dovrebbe parlare – ha continuato il Blasco – perché nella mia vita ho fatto le mie esperienze e con difficoltà ne sono uscito”. Forse anche grazie all’affetto di quel pubblico che da anni lo segue negli stadi e nei palazzetti di tutta Italia.
Quando le domande dei cronisti iniziano a farsi pressanti, anche il tranquillo Vasco si stizzisce un po’: “Non vorrei essere sempre io a dare risposte sulla droga, visto che lo ha già fatto Morgan”. E così dicendo lascia i microfoni della stampa e sale sul palco per impugnare il suo di microfono. Quello, che al di là delle “esperienze”, ha fatto sognare e continua a far sognare, quasi due generazioni di giovani italiani.
Il tour del Blasco, tutto indoor, toccherà i palazzetti di mezza Italia. Ambienti più intimi dei mega stadi, dove canterà di nuovo canzoni che non intonava da almeno 20 anni. Ma prima di dedicarsi al suo pubblico, l’ultima confessione Vasco la fa, e dice: “La mia vita è un gran casino, ma ormai non sono quello di una volta, non faccio bagordi notturni, sono diventato più… Non mi viene la parola”. Forse voleva dire “vecchio”, ma questo aggettivo per il Vasco è quasi una bestemmia.
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