Si è spenta a 78 anni, presso l'ospedale milanese San Paolo, la musa della poesia italiana. Una vita per l'arte, giunta a vette altissime attraverso la dolorosa catarsi di una relazione fallita e di una prolungata degenza in manicomio
E' morta alle 17,30, presso l'ospedale San Paolo di Milano, Alda Merini, la poetessa "diversa" com'ella stessa si era definita nella sua prima opera in prosa del 1986. La musa della poesia italiana contemporanea era passata attraverso una lunga serie di vicende dolorose, come la relazione sfortunata con lo scrittore Giorgio Manganelli e la prolungata degenza in manicomio, che hanno lasciato il loro stigma sull'ampia produzione letterararia sì da farne una delle compositrici più in vista del panorama culturale nazionale. Non a caso l'Academie Française l'aveva proposta, nel 1996, per il premio Nobel per la Letteratura, senza contare l'ammirazione di cui la circondarono i vati della letteratura del '900 da Quasimodo a Pasolini, da Montale a Raboni. Recentemente la poetessa-scrittrice era stata ritratta anche sul grande schermo attraverso il documentario, diretto da Cosimo Damiano Damato, "Alda Merini, una donna sul palcoscenico". Nell'esprimere il proprio cordoglio, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito la Merini "ispirata e limpida voce poetica".