"Amo troppo il cinema per pensare di dedicarmici, peccando di leggerezza", spiega il cantante che sugli esordi al piano bar racconta: "Tutti volevano che cantassi i brani di Massimo Ranieri per via di una certa somiglianza con lui"
"Amo troppo il cinema per pensare di dedicarmici, peccando di leggerezza. Così, ogni volta che mi propongono qualcosa, mi blocco". Così Tiziano Ferro racconta a SKY TG24 la sua passione per il grande schermo e sugli esordi al piano bar rivela: "Io proponevo brani degli 883 e Cocciante, ma tutti volevano che cantassi i brani di Massimo Ranieri per via di una certa somiglianza con lui". Sul suo rapporto con Latina: "E' forte e poi spesso in provincia nascono i talenti più bisognosi di esprimersi".