La donna che lavorò per Michael Jackson, anche durante il processo per molestie sessuali del 2005, accusa il suo cliente di non averla pagata per vari accordi finanziari da lei conclusi in nome del re del pop
Sembrano non aver fine i guai giudiziari che coinvolgono Michael Jackson. A intentare una causa da 44 milioni di dollari contro il re del pop ora c'è anche la portavoce che gli stette accanto per oltre 5 anni, Raymone Bain. La donna, che lavorò per Jackson anche durante il processo per molestie sessuali del 2005, accusa il suo cliente di non averla pagata per vari accordi finanziari da lei conclusi in nome di Jacko. "Mr. Jackson ha scelto di non onorare gli obblighi economici legati al nostro contratto di lavoro, sono molto delusa", ha affermato la donna.