Dal “Grande fratello” degli animali dati utili per tutelare le specie a rischio estinzione

Scienze
Il gatto di Temminck (Karen Stout)

Grazie alle immagini inedite scattate da diverse fototrappole installate nel parco nazionale Bukit Barisan Selatan, nel Sud di Sumatra, i ricercatori dell’Università dell'Illinois hanno analizzato le abitudini di 39 specie di animali 

Nel parco nazionale Bukit Barisan Selatan, nel Sud di Sumatra, 39 specie di animali, tra cui tigri, elefanti, orsi, leopardi e pangolini, sono stati i protagonisti di una sorta di “Grande fratello degli animali”, durato ben 8 anni, che ha permesso agli esperti dell’Università dell'Illinois di analizzare le loro abitudini, raccogliendo informazioni utili per tutelare le specie a rischio estinzione.

Fototrappole puntate su 39 specie

I risultati dello studio osservazione, descritti sulla rivista specializzata Animal Biodiversity and Conservation, sono stati ottenuti grazie alle immagini inedite scattate da diverse fototrappole installate nel parco.
"Grazie alle fototrappole possiamo documentare molti comportamenti interessanti che non potremmo catturare attraverso i tradizionali metodi di indagine sul campo", ha spiegato Max Allen, coordinatore dello studio.
Le trappole fotografiche hanno catturato 28 specie viste di rado dalle attrezzature di osservazione tradizionali, tra cui il pangolino Sunda e una particolare specie di lontra a rischio di estinzione.
“Ci sono lacune nella nostra conoscenza che le trappole fotografiche possono colmare", ha dichiarato Allen. "Sarebbe difficile documentare questi comportamenti e interazioni con altri mezzi".

Le abitudini delle specie osservate dallo studio

Studiando la frequenza degli avvistamenti, gli esperti hanno dedotto che le tigri di Sumatra si attivano soprattutto nella parte centrale della giornata intorno a mezzogiorno; proprio nelle ore in cui le specie “rivali” preferiscono tenere un profilo basso.
Il leopardo nebuloso del Borneo, per esempio, non è mai stato avvistato dalle camere nelle prime ore del mattino. L’animale si aggirerebbe nel parco soprattutto in tarda sera.
I felini di dimensioni ridotte, invece, non sembrano avere fasce orarie preferite per mettersi alla caccia. Come spiegato dal coordinatore dello studio, “l’attività diurna del gatto marmorizzato si sovrappone in gran parte a quella delle tigri: è probabile che il gatto marmorizzato sia abbastanza piccolo per nutrirsi di prede (come i roditori) che non interessano alle tigri”.

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