Uomini di Neanderthal, svelata la causa della loro estinzione

Scienze
Neanderthal (Getty Images)

La loro scomparsa si sarebbe verificata a seguito di una serie di effetti provocati dall’Evento di Laschamp. L’ipotesi arriva da uno studio condotto dai geologi del Cnr-Ismar e dell’Università della Florida a Gainesville.  

È noto che gli uomini di Neanderthal si estinsero quaranta mila anni fa, tuttavia finora si ignoravano le cause della loro scomparsa. Da uno studio, condotto dai geologi dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Ismar) e dell’Università della Florida a Gainesville, sembra emergere una nuova spiegazione che potrebbe risolvere uno dei misteri della storia dell’evoluzione dell’essere umano.
La loro estinzione sarebbe dovuta a una serie di effetti provocati dall’Evento di Laschamp, durante il quale si verificò un crollo del campo magnetico terrestre che perdurò per 2000 anni. In questo lasso di tempo, l’aumento delle radiazioni ultra-violette (UVR) fu determinante nella selezione, in quanto favorì la sopravvivenza degli antenati Cro-Magnon a discapito dei neanderthaliani. Giocò un ruolo importante nella loro estinzione la presenza del recettore arilico (AhR), una particolare variante genetica di una proteina sensibile ai raggi UV.

Lo studio nel dettaglio

Per giungere a queste conclusioni, pubblicate sulla rivista Reviews of Geophysics, i ricercatori hanno condotto un’analisi articolata nel corso della quale hanno confrontato i Dna e i dati genetici degli uomini presenti sulla Terra prima e durante l’estinzione dei Neanderthal, avvenuta, come suggeriscono i più importanti siti paleolitici presenti sul Pianeta, tra i 41.030 e i 39.260 anni fa. Sono così riusciti a dimostrare che l’Evento di Laschamp è molto probabilmente la causa dell’estinzione dei Neanderthal. Per comprendere i risultati del loro studio è opportuno ricordare che il campo magnetico terrestre è in grado di schermare i raggi UV provenienti dal cosmo. La diminuzione dell’intensità del campo magnetico ha di fatto aumentato la quantità di raggi UV ai quali erano esposti gli esseri viventi sulla Terra, effetto che fu fatale per i Neanderthal e per altri mammiferi. Giocò un ruolo fondamentale in questa concatenazione di effetti legati all’Evento di Laschamp il recettore arilico sensibile agli UV, presente nel Dna dei Neanderthal.

L’Evento di Laschamp provocò l’estinzione di altri mammiferi

“Neanderthal e Sapiens hanno convissuto, incrociandosi, per alcune migliaia di anni, come dimostrano le ‘impronte’ lasciate nel nostro DNA e i tratti somatici di alcuni individui contemporanei”, spiega Luigi Vigliotti del Cnr-Ismar. “La coincidenza con i tempi dell’estinzione dei Neanderthal suggerisce che fu lo stress ossidativo prodotto dalla mancanza dello schermo fornito dal campo magnetico terrestre rispetto ai raggi UV ad essere responsabile della loro scomparsa”.
Oltre ai Neanderthal, l’Evento di Laschamp provocò l’estinzione di altri mammiferi. Quaranta mila anni fa in Australia scomparvero 14 diverse specie di grandi mammiferi.
13mila anni fa, inoltre, si verificò un evento simile che determinò l’estinzione di 35 generi di mammiferi di grosse dimensioni in in Europa e in Nord America.
“Questi due focolai di estinzione dipendono dalla diminuzione dell'ozono stratosferico durante gli episodi di bassa intensità di campo magnetico e dal ruolo della radiazione ultravioletta ben più che dall’overkill da parte dell'uomo o dal cambiamento delle condizioni climatiche”, spiega Vigliotti.

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