La funzione delle strisce delle zebre dimostrata da cavalli travestiti

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

I ricercatori hanno ricoperto i cavalli con teli zebrati, notando come le strisce impediscano ai tafani di posarsi correttamente, un passo fondamentale per la trasmissione di malattie 

A che cosa servono le caratteristiche strisce nere di una zebra? Dopo moltissimi anni e altrettante ipotesi rivelatesi sbagliate, gli scienziati avrebbero finalmente trovato una risposta. La tipica trama presente sul corpo dei mammiferi riguarderebbe uno stratagemma pensato dalla natura per tenere lontani gli insetti, in alcuni casi salvando persino la vita agli animali. Ancor più curioso, tuttavia, è il metodo utilizzato dai ricercatori delle università di Bristol e della California per svelare l’arcano: il team ha infatti condotto un esperimento nel quale alcuni cavalli sono stati travestiti da zebra, allo scopo di notare eventuali differenze di comportamento degli insetti, in particolare i tafani.

Funzione delle strisce zebrate: risolto il mistero



Come spiegano gli autori della ricerca, pubblicata su Plos One, per oltre 150 anni i ricercatori si sono interrogati sull’esatta funzione delle strisce delle zebre, ipotizzandone l’utilità per allontanare i predatori o regolare il calore corporeo. Tuttavia, dopo aver notato la tendenza di insetti quali i tafani a posarsi maggiormente sui cavalli, il gruppo di ricerca ha cominciato a sospettare che la presenza delle strisce fosse in qualche modo collegata alla capacità di allontanare quei parassiti succhia sangue per proteggersi da malattie in alcuni casi anche mortali. Per avere conferma di questa ipotesi, gli esperti hanno quindi ricoperto i cavalli con teli zebrati per ‘camuffarne’ l’identità agli occhi dei tafani.

Le strisce disturbano la vista dei tafani

Grazie ad accurate tecniche di video analisi, il team aveva in precedenza notato come gli insetti faticassero molto di più a posarsi con successo sulle zebre, tendendo a sbattere contro il corpo degli animali poiché incapaci di rallentare al momento giusto. Una volta ricoperti i cavalli con un telo zebrato, i ricercatori hanno quindi riscontrato lo stesso effetto, dovuto secondo a Martin How, dell’Università di Bristol, al fatto che le strisce zebrate “infastidiscono il sistema visivo dei tafani nei momenti finali del loro avvicinamento”, impedendo quindi un atterraggio preciso, fondamentale per succhiare il sangue e trasmettere le malattie. Grazie ai risultati della nuova scoperta, gli scienziati ritengono di poter creare nuovi sistemi di protezione per gli animali, più efficaci per tenere a distanza i parassiti ed evitare molte morti premature dovute a peste equina o altre malattie.

Scienze: I più letti