Nasa, scoperta un’enorme grotta sotto il ghiaccio del Polo Sud

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

La cavità, grande quasi come la penisola di Manhattan, si è formata a causa dello scioglimento del ghiacciaio Thwaites, il cui tasso di crescita è il più alto mai registrato e mette a rischio l'intero ecosistema

La Nasa ha annunciato di aver scoperto una gigantesca grotta che si sta aprendo sotto il ghiacciaio Thwaites, il più grande dell’Antartide occidentale. La cavità, grande quanto due terzi della penisola di Manhattan e alta quasi 300 metri, è stata individuata grazie a ricognizioni aeree (progetto IceBridge) e attraverso i dati ricevuti dai satelliti radar in orbita, come quelli della costellazione COSMO-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, illustra che la grotta si è formata a causa dello scioglimento del ghiacciaio, che solo negli ultimi tre anni è stato pari a circa 14 miliardi di tonnellate che si sono riversate nell’oceano, mettendo a rischio l’intero ecosistema.

Oltre le aspettative degli studiosi

Durante la loro ricerca, gli studiosi si aspettavano di trovare alcune cavità sul fondo di Thwaites, dove l'acqua dell’oceano, entrando dal basso, stava sciogliendo il ghiacciaio. Tuttavia, quello che ha lasciato gli esperti a bocca aperta sono state le enormi dimensioni della grotta e il tasso di crescita dello scioglimento, il più alto mai registrato nella storia delle misurazioni, visibile nel dettaglio grazie alle immagini ad altissima risoluzione elaborate dai satelliti dell’Asi con la tecnica dell’interferometria radar. Grande quanto la Florida, Thwaites è responsabile di circa il 4% dell’innalzamento del livello del mare su scala globale ed è formato da una quantità tale di ghiaccio da innalzare gli oceani dell’intero pianeta di oltre 65 centimetri.

Tasso di scioglimento raddoppiato dal 2011

Pietro Milillo, del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, tra gli autori dello studio insieme all’italiana Paola Rizzoli dell’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR), spiega: “La dimensione di una cavità sotto un ghiacciaio svolge un ruolo importante nei processi di assottigliamento di un ghiacciaio: più calore e acqua si infiltrano sotto il ghiacciaio, più questo si scioglie velocemente. Sul lato orientale del ghiacciaio, la ritirata della massa a terra procede attraverso piccoli canali, con larghezze dell’ordine di un chilometro, come le dita che arrivano sotto il ghiacciaio per fonderlo dal basso. In quella regione, il tasso di arretramento - sottolinea Milillo - della Grounding line (linea di confine tra ghiaccio ancorato e ghiaccio galleggiante) è raddoppiato da circa 0,6 chilometri all'anno dal 1992 al 2011 a 1,2 chilometri ogni anno dal 2011 al 2017. L’utilizzo dei dati dei satelliti italiani è avvenuto proprio per identificare la Grounding line”, conclude l’esperto.

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