Venere come la Terra per 3 miliardi di anni: oceani e clima temperato

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Immagine di archivio (Getty Images)

Lo indicano le simulazioni di un team della Nasa: i mari sarebbero stati profondi centinaia di metri e le temperature comprese tra 20 e 50 gradi. Poi il rilascio di anidride carbonica ha cambiato tutto 

Su Venere non ha sempre regnato un caldo insostenibile per ogni forma di vita: al contrario, per circa tre miliardi di anni il pianeta avrebbe ospitato oceani e sarebbe stato caratterizzato da un clima temperato, a dispetto della sua vicinanza al Sole. A ipotizzare questo scenario sono le simulazioni del Goddard Space Flight Center della Nasa, presentate al congresso di Planetologia di Ginevra EPSC-DPS. La profonda trasformazione di Venere nel pianeta oggi ‘attanagliato’ dall’effetto serra che è responsabile delle altissime temperature sarebbe poi iniziata circa 700 milioni di anni fa, cancellando ogni traccia di abitabilità.

Venere con acqua liquida e temperature sostenibili

Se già per dimensioni e massa Venere è stato spesso accostato alla Terra, la differenza era ancora più accentuata tempo fa, quando il secondo pianeta del Sistema Solare più vicino al Sole ospitava acqua liquida e una temperatura adatta allo sviluppo della vita. Guidato da Michael Way, il team della Nasa ha condotto cinque simulazioni: secondo ognuna di esse, per circa tre miliardi di anni Venere ha presentato oceani sulla propria superficie, profondi in media 310 metri, con temperature comprese tra i 20 e i 50 gradi. In un particolare scenario, inoltre, un oceano profondo 160 metri avrebbe ricoperto tutto il pianeta.

Il magma potrebbe avere trasformato Venere

Oltre a descrivere scenari passati, le simulazioni della Nasa suggeriscono che Venere sarebbe tutt’oggi un pianeta dal clima temperato se non fosse per la trasformazione avviata tra 750 e 700 milioni di anni fa. A quel punto, le rocce iniziarono a liberare enormi quantità di anidride carbonica, che oggi costituisce l’atmosfera, portando all’effetto serra odierno che causa temperature fino a 460 gradi. Rimangono tuttavia ancora avvolte nel mistero le ragioni di questo cambiamento, che per molti esperti potrebbe essere legato all’attività vulcanica di Venere, con il magma possibile responsabile del rilascio di anidride carbonica. Secondo Way “i nostri modelli mostrano che esiste una reale possibilità che il pianeta possa essere stato radicalmente diverso da quello che vediamo oggi”, una considerazione che potrebbe riguardare anche altri pianeti esterni al Sistema Solare, che potrebbero ospitare acqua e temperature sostenibili pur trovandosi in prossimità della propria stella.

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