Nasa, la storia del programma Space Shuttle

Scienze
La prima missione venne realizzata nel 1981 e portò in orbita la Columbia, che ritornò con successo due giorni dopo (Getty Images)

In 30 anni di attività, dal 12 aprile 1981 al 21 luglio 2011, ha realizzato ben 135 missioni che hanno avuto il merito, tra gli altri, di contribuire alla realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Tra i molti successi, però, anche due gravi incidenti

Un veicolo spaziale che è stato capace di segnare un’era. Lo Space Shuttle, rimasto in attività per 30 anni, rappresenta uno dei più grandi successi della Nasa, nonostante in un paio di casi i voli siano finiti in modo tragico. Dal primo lancio, il 12 aprile 1981, all’ultimo atterraggio del 21 luglio 2011, il programma ha realizzato 135 missioni. A partire dall'orbiter Columbia e proseguendo con il Challenger, il Discovery, l’Atlantis e l’Endeavour, lo Space Shuttle, come spiega la Nasa nella pagina dedicata al programma, ha portato in orbita equipaggi, ha condotto esprimenti all'avanguardia, ha lanciato, recuperato e riparato i satelliti. E ha contribuito a costruire la più grande base orbitante, la Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

Le innovazioni dello Space Shuttle

Il Programma Space Shuttle, ufficialmente 'Space Transportation System' (STS), si è concluso otto anni fa quando l’Atlantis è atterrato al Kennedy Space Center della Nasa in Florida. Nei suoi 30 anni di attività ha dato vita a diverse innovazioni rispetto ai programmi precedenti, in particolare all’Apollo, che però ha avuto il merito di portare l’uomo sulla Luna. Nello specifico lo Space Shuttle Orbiter, che è stato in assoluto il primo veicolo spaziale riutilizzabile, veniva lanciato verticalmente, e venne concepito per operare come un aereo di linea nella fase finale di rientro. In precedenza, infatti, la Nasa aveva utilizzato delle capsule (come nel programma Apollo) che venivano mandate in orbita grazie alla propulsione di missili, di cui si liberavano una volta nello Spazio. Il rientro di questi veicoli, però, era complesso e spesso si era costretti a recuperare le capsule nell’oceano. Lo Space Shuttle invece venne progettato con le ali, che gli hanno consentito di ritornare sulla Terra volando come una sorta di aliante. La sua forma aerodinamica, infatti, gli ha permesso di attraversare l'atmosfera e atterrare su una pista, proprio come un aereo. Con un equipaggio generalmente composto dai quattro ai sette astronauti, una volta in orbita lo Space Shuttle girava intorno al pianeta a circa 28mila chilometri all’ora.

Le missioni

Dopo il decollo dalla stazione spaziale John F. Kennedy, in Florida, in media le missioni dello Space Shuttle duravano dai 10 ai 14 giorni. Tra i vari compiti dell’equipaggio c’era quello di condurre esperimenti scientifici, ma anche la riparazione dei satelliti e l’assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale. Per questa ragione ciascuno degli Shuttle aveva a disposizione una grande stiva di carico e un braccio robotico per poter operare all’esterno del veicolo. La prima missione venne realizzata nel 1981 e portò in orbita la Columbia, che ritornò con successo due giorni dopo. Tra le missioni più importanti c’è la Discovery del 1990, durante la quale l’equipaggio lanciò in orbita il Telescopio Spaziale Hubble, che ormai da quasi 30 anni invia sulla Terra incredibili immagini dello Spazio. Un’altra missione degna di nota è sicuramente l’Atlantis del 1995 che attraccò con successo nella stazione spaziale russa Mir, dando il via a una collaborazione tra i due programmi spaziali impensabile fino a qualche anno prima. Allo Space Shuttle va poi il merito anche di aver portato in orbita la prima astronauta statunitense, Sally Ride, nel 1983, esattamente 20 anni dopo la cosmonauta russa Valentina Tereshkova.

Gli incidenti

Nonostante quella dello Space Shuttle sia una storia di grandi successi, nei suoi 30 anni di servizio conta anche due grandi tragedie. La prima è datata 1986 quando il Challenger si disintegrò 73 secondi dopo il lancio, uccidendo l’intero equipaggio composto da sette persone. Dopo quell’incidente il programma venne sospeso per quasi tre anni, fino al 1990 quando venne lanciato con successo il Discovery. La seconda missione finita male è del 2003 quando, a soli 16 minuti dall'atterraggio che avrebbe segnato il termine della missione STS-107, lo shuttle Columbia esplose nei cieli del Texas. Anche in quell’occasione persero la vita sette astronauti, cinque uomini e due donne.

Fine di un'era

La fine del programma Space Shuttle venne decisa nel 2004 dal presidente George W. Bush, il quale annunciò che le navette spaziali sarebbero state ritirate entro il 2010 per essere sostituite da veicoli più all’avanguardia. In realtà il programma andò avanti fino all’anno successivo per terminare l'assemblaggio della Iss. Ai 30 anni di servizio sono sopravvissuti tre orbitanti e il prototipo Enterprise che, al momento, si trovano esposti in musei in California, Florida, New York e Virginia.

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