La donna, 29 anni, ha guidato il team che ha creato un algoritmo fondamentale per la cattura dell'immagine: "Nessuno di noi avrebbe potuto farlo da solo. Ci siamo riusciti grazie al contributo di tante persone diverse con percorsi diversi". FOTO
Insegna informatica e scienze matematiche presso il California Institute of Technology e tre anni fa, quando era una studentessa del Mit, Massachussetts Institute of Technology, ha iniziato a lavorare allo sviluppo dell’algoritmo per l’acquisizione della prima foto del buco nero (LE FOTO). Si chiama Katie Bouman, ha 29 anni ed è una scienziata. La giovane ha ricevuto migliaia di congratulazioni anche sui social, dopo aver postato su Facebook la foto del suo volto meravigliato alla vista, sul suo computer, dello scatto del buco nero.
Lo sviluppo dell’algoritmo
Katie Bouman ripete a tutti che non è la sola protagonista della riuscita di una fotografia epocale: “Nessuno di noi avrebbe potuto farlo da solo. Ci siamo riusciti grazie al contributo di tante persone diverse con percorsi diversi”, ha detto alla Cnn. La 29enne ha poi pubblicato una nuova foto su Facebook con un gruppo di persone: “Sono felice - ha scritto Bouman - che finalmente potremo condividere ciò per cui abbiamo lavorato l'anno scorso! L'immagine mostrata (quella del buco nero, ndr) è la combinazione di immagini prodotte con più metodi. Nessuno algoritmo o persona ha creato questa immagine che ha richiesto il sorprendente talento di un team di scienziati di tutto il mondo”.
Il progetto internazionale
In effetti per catturare l'immagine, sono stati utilizzati telescopi piazzati in località che vanno dall'Antartide al Cile, ed è stato coinvolto un team di oltre 200 scienziati. La foto senza precedenti è il risultato del progetto internazionale Event Horizon Telescope (Eht), al quale l’Italia ha partecipato con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
L'emozione di Katie Bouman davanti alla prima foto del buco nero