Aveva ricevuto il Nobel per la fisica nel 2013 per gli studi, svolti negli anni ’60, legati alla scoperta del bosone BEH, o bosone di Higgs, una particella elementare considerata la chiave di volta della struttura fondamentale della materia. Dopo una serie di esperimenti iniziati in maniera più approfondita solo nel 2008, la sua teoria è stata dimostrata dai fisici che lavoravano al Large Hadron Collider presso il Cern in Svizzera, nel 2012
È morto all’età di 94 anni Peter Higgs, il fisico vincitore del premio Nobel che scoprì la particella conosciuta come “bosone di Higgs” o anche “particella di Dio”. È successo ieri, lunedì 8 aprile, mentre lo scienziato si trovava nella sua casa di Edimburgo, come riporta anche il “The Guardian”.
Il premio Nobel per la fisica nel 2013
Higgs, aveva ricevuto il Nobel per la fisica nel 2013 per gli studi, svolti negli anni ’60, che dimostravano come il bosone fosse importante per tenere insieme l'Universo dando alle particelle la loro massa. Dopo una serie di esperimenti iniziati in maniera più approfondita solo nel 2008, la sua teoria è stata dimostrata dai fisici che lavoravano al Large Hadron Collider presso il Cern in Svizzera nel 2012. Higgs condivise il premio Nobel con François Englert, un fisico teorico belga il cui lavoro nel 1964 contribuì in maniera diretta alla scoperta del bosone. Nella storia dell'universo, questa la teoria da cui partì il professore, le particelle hanno interagito con il campo di Higgs solo per una minuscola frazione di secondo dopo il Big Bang. Inizialmente, tutte le particelle erano prive di massa e viaggiavano alla velocità della luce. Dopo che l'universo si è espanso e raffreddato, le particelle hanno interagito con il campo di Higgs e questa interazione ha dato loro massa. Il meccanismo implicava però l'esistenza di una nuova particella, il bosone di Higgs appunto, che sarebbe diventata la più ricercata in tutta la fisica delle particelle.
Il riconoscimento
L’Accademia reale svedese delle scienze, che assegna il Nobel, affermò all’epoca del premio che il modello standard della fisica su cui si fonda la comprensione scientifica dell’universo “si basa sull’esistenza di un tipo speciale di particella: la particella di Higgs. Questa particella ha origine da un campo invisibile che riempie tutto lo spazio. Anche quando l’universo sembra vuoto questo campo è lì. Senza di essa non esisteremmo, perché è dal contatto con il campo che le particelle acquisiscono massa. La teoria proposta da Englert e Higgs descrive proprio questo processo”.
“Un individuo straordinario”
Membro della Royal Society, Higgs ha trascorso gran parte della sua vita professionale presso l'Università di Edimburgo, che nel 2012 ha fondato proprio in suo onore il “centro Higgs di fisica teorica”. Il professor Peter Mathieson, membro dell’università scozzese, ha commentato così la figura di Higgs: “Era un individuo straordinario, uno scienziato davvero dotato la cui visione e immaginazione hanno arricchito la nostra conoscenza del mondo che ci circonda. Il suo lavoro pionieristico ha motivato migliaia di scienziati e la sua eredità continuerà a ispirarne molti altri per le generazioni a venire”. Nato a Newcastle, Higgs lascia due figli, Chris e Jonny oltre a due nipoti. Sua moglie Jody, docente di linguistica dalla quale era separato, morì nel 2008.