Conto alla rovescia per Astrosamantha

Scienze

Marta Meli

Il logo della prossima spedizione spaziale di Samantha Cristoforetti raccoglie l’essenza del suo concetto di viaggio in orbita, come le lettere che compongono il suo nome: Minerva

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Una civetta stilizzata, con la Luna e la Terra nell’occhio, il becco a forma di stazione spaziale, con due linee come due sono le sue missioni nello spazio. Onde azzurre che virano verso il blu scuro a delineare il corpo dell’animale sacro alla Dea Minerva, simbolo della sfida verso l’esplorazione dello spazio sempre più profondo. Il logo della prossima spedizione spaziale di Samantha Cristoforetti raccoglie l’essenza del suo concetto di viaggio in orbita, come le lettere che compongono il suo nome: Minerva, Dea della saggezza, dell’ingegno e protettrice degli artigiani, un omaggio a tutti coloro che con il loro lavoro quotidiano hanno reso possibile il suo volo.

M come meraviglia, I come ispirazione, N come nutrimento (del corpo e dell’anima), E come esplorazione, R come ricerca, V come viaggio, A come avventura. Parola di Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Agenzia spaziale Europea, già in quarantena e pronta al decollo dalla storica rampa di lancio 39A di Cape Canaveral, in Florida a bordo di una navicella Crew Dragon di Space X con tre “fantastici” – la definizione è sua -colleghi della Nasa: Kjell Lindgren, comandante di missione, Robert Hines, pilota, e Jessica Watkins, specialista di missione.

 

Classe 1977, originaria di Malè, in provincia di Trento, Cristoforetti il prossimo 26 aprile festeggerà per la seconda volta il suo compleanno in orbita, magari con una chiamata a casa (dietro ogni grande astronauta -ha chiosato in conferenza stampa- c’è sempre un grande partner), allietata dai pupazzetti che si è portata in valigia da far fluttuare in orbita per divertire i due figli piccoli.

 

Cristoforetti sarà leader del Segmento Orbitale Americano (USOS), responsabile cioè di tutte le operazioni al suo interno. E ’la sua seconda volta a bordo della Stazione spaziale, dopo i 200 giorni trascorsi tra il 2014 e il 2015 con la precedente missione “Futura”, targata Agenzia spaziale italiana. Vivrà e lavorerà per circa sei mesi a esperimenti scientifici resi possibili dalla microgravità e alla manutenzione della casa- laboratorio orbitante a 400 km sopra la Terra, abitata dal 2000 e costruita pezzo per pezzo come un gigantesco lego nel corso di 200 missioni spaziali. Il simbolo di una collaborazione internazionale messa alla prova dal conflitto in Ucraina. "Nessuno ha mai messo in discussione la partecipazione alla Stazione spaziale e il lavoro che permette di farla funzionare non si è mai fermato" dichiara l’astronauta italiana a Sky Tg24 “a bordo siamo amici e il nostro spirito è quello di portare avanti il lavoro della Iss che è stata e deve continuare a essere un simbolo di cooperazione pacifica".

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