
Guerra in Ucraina, tensioni su missioni spaziali. I russi: “Da soli su Marte"
Le tensioni che si sono innescate dopo l’invasione russa dell’Ucraina passano anche dallo Spazio. L'Europa ha sospeso il programma che l'avrebbe portata a sbarcare su Marte con la Russia, come ha annunciato l'Esa. Mosca: "Condurremo la missione in modo indipendente"

Le tensioni che si sono innescate dopo l’invasione russa dell’Ucraina passano anche dalle missioni spaziali. L'Europa ha sospeso il programma che l'avrebbe portata a sbarcare su Marte quest'anno con la Russia, come ha annunciato l'Agenzia spaziale europea (Esa) con un comunicato al termine dell'Esa Council di Parigi. Quali sono quindi i nuovi scenari?
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I ponti della collaborazione scientifica e tecnologica con la Russia crollano quindi uno dietro l'altro, e a farne le spese è anche Exomars, il programma continentale di esplorazione spaziale più ambizioso degli ultimi anni il cui scopo è cercare tracce di vita, passata o presente, nel sottosuolo
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"L'Esa ha riconosciuto l'attuale impossibilità di svolgere la cooperazione in corso con Roscosmos (l'Agenzia spaziale russa) sulla missione rover ExoMars - si legge in una nota - con lancio nel 2022, e ha incaricato il Direttore generale dell'Esa di adottare misure appropriate per sospendere le attività di cooperazione e ha autorizzato a condurre uno studio industriale accelerato per definire meglio le opzioni disponibili per una via da seguire per implementare la missione"
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Ma Roscosmos sarà in grado di condurre da sola la missione su Marte, anche dopo la decisione del Council dell'Esa. Lo ha annunciato, scrive Interfax, il direttore del programma spaziale russo Dmitry Rogozin. "Perderemo diversi anni, ma copieremo il nostro modulo di atterraggio, lo forniremo di un veicolo di lancio Angara e condurremo questa spedizione di ricerca dal nuovo sito Vostochny Cosmodrome in modo indipendente", ha detto Rogozin su Telegram

Ha quindi pubblicato la copia della lettera del direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, in cui informa della decisione di sospendere il progetto ExoMars. "In effetti, questo è un evento molto triste per tutti gli appassionati di spazio. Ciò significa che la missione congiunta russo-europea su Marte prevista per settembre 2022 è stata cancellata", ha affermato Rogozin

Fatta eccezione per la Stazione Spaziale, quindi, si è ormai sgretolata la collaborazione fra l'Europa, con tutti suoi Stati membri compresa l'Italia, e la Russia. Nel mentre però si preparano nuove alleanze e, se al momento è davvero presto per capire che cosa vorrà fare la Russia, l'Europa e l'Italia stanno guardando decisamente agli Stati Uniti

Quanto alla collaborazione bilaterale fra l'Italia e la Russia, la sospensione degli accordi non desta "nessuna criticità", ha osservato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. "Fortunatamente, i progetti in atto in questo momento si traducevano in attività di pochissimo impatto, essendo ancora in fase di definizione", ha aggiunto

Si guarda quindi alla Nasa e intanto ci si riorganizza, facendo i conti con le proprie risorse. Lo sta facendo l'Esa, per esempio, per sostituire il lavoro fatto dai lanciatori Soyuz, sia quelli che partivano dalle basi russe, sia quelli che partivano dalla base europea di Kourou, dopo che la Russia ha ritirato il personale che vi lavorava. Le opzioni sono i nuovi lanciatori europei in arrivo: Ariane 6 e Vega C

Europa e Italia guardano alle proprie risorse anche per il futuro proprio di ExoMars. "Adesso si aprono molte strade e ancora non possiamo dire che cosa avverrà", ma di certo si prevedono "tempi brevissimi", ha detto Saccoccia, a proposito delle opzioni possibili per il futuro della missione. Nella foto: una veduta del suolo marziano ripresa dal telescopio della missione Nasa Mars Reconnaissance Orbiter

E l'attenzione è puntata anche sulle modifiche tecnologiche che potrebbero essere necessarie per ExoMars (foto d'archivio)

Intanto tre cosmonauti russi - Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov - dalla navetta Soyuz MS-21 sono saliti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per unirsi ai colleghi americani e tedeschi. In gesto di solidarietà al popolo ucraino, al momento dell'arrivo indossavano delle tute di color giallo acceso con accenti di blu, i colori dell'Ucraina
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