La data da segnare è mercoledì 26 maggio. Nella notte potremmo osservare la luna come l’abbiamo vista raramente: sarà più grande (del 12%) e più luminosa (del 16%). Un evento astronomico non comune che attira da sempre l’attenzione degli astrofisici e di tutti gli appassionati del sistema solare
Una vera e propria “superluna” ci attende questa settimana quando, in concomitanza con la fase di luna piena il nostro satellite si troverà nel punto più vicino alla Terra. Per l'occasione, l'Istituto Nazionale di Astrofisica organizzerà una diretta osservativa dedicata alla Luna in collegamento da diversi osservatori distribuiti in tutta Italia. Il fenomeno astronomico si potrà seguire mercoledì 26 maggio a partire dalle 21:30 di sul canale YouTube dell'INAF
Presenza unica nel sistema solare
Compagna della Terra da miliardi di anni, la luna è un satellite quasi unico nel panorama del Sistema solare. La sua presenza ha effetti importanti sulla Terra: contribuisce infatti a stabilizzare l'inclinazione dell'asse terrestre, il che influenzerebbe la presenza stessa della vita sul nostro pianeta. Senza dimenticare lo spettacolo offerto mensilmente dalla Luna in cielo, che ha ispirato nei millenni scienziati, pensatori, artisti e sognatori in ogni dove.
Unico corpo celeste visitato dagli umani
Ad oggi la luna, è l'unico corpo celeste fisicamente raggiunto e visitato dagli umani, eppure non è vicinissimo. La luce impiega circa un secondo a coprire la distanza tra i due corpi. Questa separazione varia leggermente ogni mese. L'orbita lunare non è perfettamente circolare ma leggermente ellittica, e così la distanza Terra-Luna oscilla tra i 356.400 km al perigeo - il punto più vicino alla Terra - e i 406.700 km all'apogeo - il punto più lontano.