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Nasa, le Geminidi sulle Dolomiti nella foto astronomica del giorno

Scienze
Stefano Pellegrini - apod.nasa.gov

Con la foto dal titolo “Gemini's Meteors”, il designer Stefano Pellegrini si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento della Nasa, l’Astronomy Picture of the Day. Al centro dello scatto le Dolomiti innevate, mentre nel cielo si può osservare la corrente meteorica protagonista del mese di dicembre, quella delle Geminidi, le stelle cadenti d'inverno

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Parla italiano la Astronomy Picture of the Day (APOD) della Nasa, lo scatto che oggi, 17 dicembre, è stato premiato dalla Nasa come il più significativo nell’ambito delle fotografie astronomiche. A realizzarlo è stato Stefano Pellegrini, che lavora come Design & Communication Manager ma è appassionato di fotografia. Al centro dell’Apod, premiata dall’Agenzia Spaziale americana, le Dolomiti innevate mentre nel cielo si può osservare l’affascinante pioggia di meteoriti delle Geminidi, verificatasi nella notte del 13 dicembre.

Lo sciame sopra le Dolomiti

Nella descrizione dello scatto, la Nasa scrive che per la realizzazione, avvenuta nel corso di un'ora poco dopo la mezzanotte locale del 13 dicembre, sono state utilizzate 35 esposizioni. Questa “cartolina dalla Terra”, come la definiscono gli esperti, ritrae una scena notturna composita, in cui nei cieli bui sopra le Dolomiti innevate è in corso l'annuale pioggia di meteoriti, quelle delle Geminidi, conosciute anche come le stelle cadenti d’inverno. Sirius, la stella alfa della costellazione del Cane Maggiore, è la stella più luminosa della notte, sfiorata dal passaggio di una meteora e presente sulla destra della foto, intitolata “Gemini's Meteors”. L'ammasso stellare del Presepe, noto anche come M44 o Ammasso Alveare, raggruppa circa mille stelle ed appare come una macchia di luce molto al di sopra delle vette alpine meridionali delle Dolomiti. Il radiante della pioggia di stelle cadenti è individuabile, invece, vicino a Castore e Polluce, le due brillanti stelle della costellazione dei Gemelli. L'effetto che il fotografo ha reso nella foto, spiega ancora la Nasa, è dovuto alla prospettiva, dato che le tracce parallele lasciate dei meteoriti sembrano convergere in lontananza. E, mentre la Terra attraversa la scia di polvere dell'asteroide 3200 Phaethon, quella generata dalle meteore dei Gemelli entra nell'atmosfera terrestre, viaggiando a circa 22 chilometri al secondo.

Altri eventi a dicembre

Durante il picco della corrente meteorica delle Geminidi, come aveva comunicato anche di recente l'Unione Astrofili Italiani (UAI), è generalmente possibile osservare anche 60 stelle in un'ora. "I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti", avevano sottolineato gli esperti. Nella seconda parte di dicembre, tra l’altro, saranno attivi diversi sciami minori. In particolare, sono da rilevare le attività delle Leo Minoridi e delle Lincidi. "Il 21 dicembre già dal termine del crepuscolo serale sarà il caso di tenere sotto controllo anche l’attività delle Ursidi, poiché possono mostrare improvvisi display ricchi di meteore anche se la cometa che le origina, la 1856 Tuttle, non si trova in vicinanza del perielio", ha precisato l'Uai.

approfondimento

Lo sciame delle Geminidi, le stelle cadenti d'inverno

Gemini's Meteors di Stefano Pellegrini - apod.nasa.gov