In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Esa, firmati tre contratti da 1.3 miliardi per tutelare la Terra

Scienze

L’European Space Agency ha confermato la firma dei contratti con Thales Alenia Space in Francia e in Italia, e con Airbus in Spagna per la costruzione di tre delle nuove missioni satellitari di alta priorità del programma Copernicus: CHIME, CIMR e LSTM. Si tratterà di missioni importanti per affrontare diverse sfide ambientali e per comprendere al meglio i risvolti legati al cambiamento climatico

Condividi:

L’European Space Agency (Esa) ha ufficialmente comunicato di aver firmato tre contratti con Thales Alenia Space in Francia e in Italia, e con Airbus in Spagna, per la costruzione di tre delle nuove missioni satellitari di alta priorità del programma Copernicus: CHIME, CIMR e LSTM. Ciascuna missione, si legge in un comunicato diffuso dall’Esa, “è pensata per aiutare ad affrontare diverse sfide ambientali di rilievo come la gestione sostenibile dell'agricoltura, la sicurezza alimentare, il monitoraggio del ghiaccio polare che supporta la Politica Integrata per l'Artico dell'Unione Europea, e tutte saranno utilizzate per comprendere il cambiamento climatico”.

Nuovi satelliti per l'osservazione della Terra

In particolare, il valore complessivo del progetto è pari a 1,3 miliardi di euro, dedicati alla realizzazione di nuovi satelliti per l'osservazione della Terra. Cruciale, come detto, il ruolo dell'industria italiana, con la Thales Alenia Space Italia (Thales-Leonardo), primo contraente del contratto da 495 milioni per il satellite Cimr (Copernicus Imaging Microwave Radiometer), destinato a studiare la temperatura di superficie degli oceani e la concentrazione dei ghiacci. Gli altri due contratti sono legati alle missioni dei satelliti Chime (Copernicus Hyperspectral Imaging Mission), per un valore di 455 milioni, e Lstm (Land Surface Temperature Monitoring Mission), per un totale di 380 milioni. ll direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell'Esa, Josef Aschbacher, ha detto: "Siamo entusiasti di firmare questi contratti. Non solo perché, una volta costruita, ciascuna missione affronterà una reale sfida ambientale ed estenderà il programma ammiraglio dell'Europa, Copernicus, ma anche perché dobbiamo aiutare a mantenere i nostri partner industriali in buona forma durante la pandemia, che ha portato indicibili danni all'economia e alla sicurezza dei posti di lavoro".

Le tre missioni

Ma ecco, nello specifico, come saranno strutturati le tre missioni. Thales Alenia Space Francia guiderà lo sviluppo della missione CHIME: la missione, spiega l’Esa, avrà a bordo uno spettrometro unico nell'infrarosso visibile fino a onde corte. “Fornirà regolari osservazioni iperspettrali per supportare nuovi e migliorati servizi per l'agricoltura sostenibile e la gestione della biodiversità, come pure caratterizzare le proprietà del suolo, elemento chiave per la salute della vegetazione. La missione completerà Copernicus Sentinel-2 per applicazioni quali per esempio la mappatura della copertura del terreno”. CIMR, invece, vedrà a bordo un innovativo strumento come un radiometro multi-frequenza a microonde per la “scansione conica” e misurerà “la temperatura e la salinità della superficie del mare e la concentrazione del ghiaccio marino. Osserverà inoltre una vasta gamma di altri parametri del ghiaccio marino quali lo spessore e la sua deriva”. La missione di monitoraggio della temperatura della superficie terrestre, LSTM, vedrà i satelliti trasportare “un alto sensore spazio-temporale a infrarosso termico per fornire osservazioni della temperatura della superficie terrestre”. L'analisi dei dati satellitari per mappare, monitorare e prevedere le risorse naturali della Terra aiuterà così “a comprendere cosa, quando e dove, cambiamenti sono in atto. In particolare, questa missione risponderà alle necessità degli agricoltori europei di rendere la produzione agricola più sostenibile mentre la carenza di acqua aumenta e cambiamenti ambientali sono in atto”. I nuovi satelliti andranno ad affiancare le 15 “sentinelle” del pianeta già attive nell'ambito del programma Copernicus e che, come confermato da Aschbacher, "mostrano tutte di essere in ottima salute".

approfondimento

Antartide, scioglimento ghiacciai: allarme dai satelliti dell'Esa