Si sarebbe formato dal potente scontro di un asteroide con un corpo celeste di piccole dimensioni. A dimostrarlo, lo studio di un team di esperti italiani pubblicato sulla prestigiosa rivista dell'Accademia Americana delle Scienze (Pnas)
Una scoperta incredibile e che riguarda il più grande diamante extraterrestre fino ad oggi mai rinvenuto all’interno di un meteorite. Le sue dimensioni sono apparentemente piccole, un decimo di millimetro, ma nonostante ciò, il diamante è riuscito ad ottenere questo curioso record. A segnalarlo uno studio, pubblicato sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze (Pnas), da un gruppo di ricercatori italiani, coordinato da Fabrizio Nestola, dell'Università di Padova. Il diamante, hanno spiegato gli esperti, si sarebbe formato dal potente scontro di un asteroide con un corpo celeste di piccole dimensioni, dunque non grande come Marte o Mercurio, come ipotizzato in passato all’interno di precedenti ricerche, condotte per studiare le origini di altre pietre spaziali.
Il ritrovamento nel dettaglio
"I diamanti sono pietre indistruttibili, che al loro interno custodiscono minerali che ci raccontano cosa si trova al centro della Terra e in che periodo si è formato", ha spiegato Fabrizio Nestola, coordinatore dello studio.
"Applicando per la prima volta sui diamanti la tecnica della microdiffrazione a raggi X, abbiamo visto che c'erano miliardi di nanodiamanti", precisa l’esperto. Nel corso dello studio, gli scienziati hanno esaminato tre frammenti di speciali meteoriti contenenti diamanti (dette ureiliti), di cui uno proveniente dalla meteorite denominata NWA 7983 e due dalla cosiddetta Almahata Sitta. Nello specifico, analizzando un frammento del meteorite Tc8, caduto in Sudan nel 2008, i ricercatori hanno riscontrato la presenza di un 6-7% di nanodiamanti e nanografite.
Un collega di Francoforte, invece, studiando un frammento del meteorite Mwa ha trovato un altro diamante: ”Era un unico blocco e, con il suo decimo di millimetro, è il più grande diamante extratterestre mai trovato finora”.
Le ipotesi degli esperti
Come spiegato sulle pagine della rivista specializzata, nello stesso frammento di meteorite sono stati rinvenuti sia diamanti grandi che nanometrici, e altri elementi, come il ferro, che potrebbero aver contribuito a far “crescere” il diamante fino alle dimensioni di almeno un decimo di millimetro.
Secondo il team di ricerca, il meteorite in cui è stato rinvenuto il grande diamante, potrebbe aver subito pressioni dovute ad uno o più impatti nello spazio. Gli esperti, inoltre, ipotizzano che il corpo celeste genitore del meteorite avesse un diametro di circa 250 chilometri, e che non fosse un pianeta grande quanto Marte o Mercurio, come ipotizzato da precedenti studi condotti su grandi diamanti rinvenuti in speciali meteoriti (ureiliti). I risultati di scorse ricerche suggerivano, al contrario, che queste pietre dalle grandi dimensioni si fossero formate direttamente nelle profondità di Pianeti grandi quanto Marte o Mercurio e con meccanismi simili a quelli con cui si formano all'interno della Terra.