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Missione Artemis, la Nasa svela i piani per il ritorno sulla Luna

Scienze

Se tutto andrà secondo quanto ipotizzato, la data fissata per il ritorno dell'uomo sull’unico satellite naturale della Terra è prevista nel 2024. Costo totale dell’operazione: 28 miliardi di dollari

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In vista della missione Artemis che, se tutto andrà secondo i piani, dovrebbe consentire di riportare nel 2024 l’uomo sulla Luna così come la prima donna, la Nasa ha rivelato alcuni dettagli riguardanti la missione di sbarco sull’unico satellite naturale della Terra, prevista tra circa quattro anni. L’agenzia spaziale americana ha stimato il costo per rispettare questa scadenza in 28 miliardi di dollari, di cui 16 destinati solamente per il modulo di atterraggio lunare. Il Congresso americano, che affronterà le elezioni presidenziali il 3 novembre prossimo, dovrà firmare il finanziamento di un progetto che, per il presidente in carica Donald Trump, rappresenta una priorità assoluta.

Luna - ©Getty

La sfida della Nasa

Lo ha confermato anche Jim Bridenstine, amministratore della Nasa, in un briefing telefonico con i giornalisti proprio sul tema della missione Artemis per riportare l'uomo sulla Luna, spiegando che i "rischi politici" rappresentano spesso "la più grande minaccia" per il lavoro dell’agenzia spaziale, specialmente prima di elezioni così cruciali. “Nei mesi trascorsi da quando la Nasa ha accettato una sfida tanto audace per accelerare i suoi piani di esplorazione sostenibile entro la fine del decennio, l'agenzia ha continuato a lavorare con slancio con l’obiettivo di inviare l’uomo sulla Luna, per la prima volta dall'ultima missione lunare, la missione Apollo, del 1972”, si legge sul sito della Nasa. "Con il sostegno bipartisan del Congresso, la nostra spinta verso lo sbarco sulla Luna nel XXI secolo è alla portata dell'America", ha sottolineato Bridenstine. "Poiché negli ultimi mesi abbiamo consolidato i nostri piani di esplorazione, abbiamo continuato a perfezionare il nostro budget e i piani della missione. Torneremo sulla Luna per scoperte scientifiche e per ispirare una nuova generazione di esploratori. E man mano che lavoriamo a questo progetto, stiamo anche costruendo le basi per la missione dell’uomo su Marte”, ha spiegato il numero uno della Nasa.

Il programma Artemis

Gli esperti della Nasa spiegano che saranno protagonisti il nuovo potente razzo dell'agenzia, lo Space Launch System (SLS) insieme alla navicella Orion, “sempre più vicini al loro primo lancio integrato”. Il veicolo spaziale è sostanzialmente completo mentre lo stadio principale e i quattro motori collegati saranno sottoposti ad una serie finale di test prevista nel corso di questo autunno. L’agenzia spaziale americana per verificare che tutto proceda al meglio, avvierà una prima missione, chiamata Artemis, nel 2021 ma senza astronauti. Nei programmi, invece, è previsto che la missione Artemis II possa partire con l'equipaggio a bordo nel 2023. “Nel 2024, Artemis III rappresenterà il ritorno dell'umanità sulla superficie della Luna, facendo atterrare i primi astronauti presso il Polo Sud lunare. Dopo il lancio avvenuto grazie all’SLS, gli astronauti viaggeranno per circa 240.000 miglia fino all'orbita lunare a bordo di Orion, a quel punto saliranno direttamente a bordo di uno dei nuovi sistemi di atterraggio umani commerciali, o attraccheranno al Gateway per ispezionarlo e raccogliere rifornimenti prima di imbarcarsi sul sistema deputato alla spedizione in superficie”, spiega ancora la Nasa. “Indossando moderne tute spaziali che consentono una maggiore flessibilità e movimento rispetto a quelli dei loro predecessori della missione Apollo, gli astronauti raccoglieranno campioni e condurranno una serie di esperimenti scientifici nel corso di quasi sette giorni. Usando il lander, torneranno nell’orbita lunare prima di rientrare sulla Terra a bordo di Orion”.

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