Venere, alcune rocce del pianeta potrebbero avere un’origine vulcanica

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Lo indicano i risultati dello studio condotto dal gruppo internazionale di scienziati coordinato da Paul Byrne, professore associato di scienze planetarie presso la North Carolina State University

Alcuni dei terreni più antichi di Venere, noti come tessere, hanno una stratificazione che sembra coerente con un’origine vulcanica. Questa scoperta, che potrebbe aiutare a ricostruire la storia geologica del pianeta, è stata effettuata dal gruppo internazionale di scienziati coordinato da Paul Byrne, professore associato di scienze planetarie presso la North Carolina State University. Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Geology, gli esperti spiegano che una porzione significativa delle tessere, strutture tettonicamente deformate risalenti a 750 milioni di anni fa, presenta striature coerenti con una stratificazione.

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La possibile origine delle tessere

 

“Ci sono generalmente due spiegazioni per le tessere: o sono fatte di rocce vulcaniche, oppure sono controparti della crosta continentale terrestre”, spiega Byrne. “Ma la stratificazione che troviamo su alcune tessere non è coerente con la spiegazione della crosta continentale”, aggiunge. Nel corso della loro ricerca, gli esperti hanno analizzato le immagini della superficie di Venere raccolte dalla sonda Magellano della Nasa, che tra il 1990 e il 1994 orbitò Venere e utilizzò il radar di cui era dotata per fotografare il 98% del pianeta. 

 

Le considerazioni di Byrne

 

Anche se l’esistenza delle tessere è nota da decenni, solo lo studio del gruppo di Byrne ha permesso di riconoscerne la stratificazione. Per il docente della North Carolina State University questa caratteristica indica che le tessere non sono porzioni della crosta continentale di Venere. “La crosta continentale è composta perlopiù da granito, una roccia ignea che si forma quando le placche tettoniche si muovono e l’acqua viene subdotta dalla superficie”, spiega Byrne. “Ma il granito non forma strati. Se c’è una crosta continentale su Venere, allora è sotto le rocce stratificate che vediamo”, prosegue il ricercatore. “A parte l’attività vulcanica, l’altro modo per creare roccia stratificata è attraverso depositi sedimentari, come arenaria o calcare. Non c’è un solo posto oggi su Venere in cui questo tipo di rocce potrebbe formarsi. La superficie di Venere è calda come un forno autopulente e la pressione è equivalente a quella che si trova a 900 metri sott’acqua. Quindi, le prove in questo momento indicano che alcune parti delle tessere sono costituite da roccia vulcanica stratificata, simile a quella trovata sulla Terra”.

 

La storia geologica di Venere

 

Byrne e i suoi colleghi sperano che la loro scoperta possa aiutare a ricostruire la storia geologica di Venere. Se in futuro si scoprisse, per esempio, che le tessere sono delle rocce sedimentarie, ciò indicherebbe che in passato il clima del pianeta era molto diverso. “Venere oggi è infernale, ma non sappiamo se è sempre stato così. Forse una volta era come la Terra, ma ha subito delle catastrofiche eruzioni vulcaniche che l’hanno trasformato. Al momento non possiamo dirlo con certezza, ma il fatto della stratificazione nelle tessere restringe le potenziali origini di questa roccia”, conclude Byrne.

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