A suggerirlo sono i risultati di uno studio dell'Università australiana di Macquarie. I migliori candidati per ospitare esseri viventi sarebbero quei mondi “dinamici” nati precocemente nelle galassie
La probabilità che su un pianeta possano nascere forme di vita sarebbe maggiore nei mondi con un cuore “agitato” come la Terra. A suggerirlo sono i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori, coordinati da Craig O'Neill, dell'Università australiana di Macquarie, presentato alla conferenza di geochimica Goldschmidt, in corso online dal 21 al 26 giugno. Il nostro Pianeta, secondo la teoria della tettonica a placche, è caratterizzato da una struttura suddivisa in placche dinamiche, simili a zattere galleggianti nel mantello fluido sottostante, che muovendosi talvolta generando terremoti, anche di elevata intensità, e la formazione di vulcani.
I risultati della ricerca, incentrata sull’analisi della struttura interna di diversi pianeti, suggeriscono che la dinamica interna della Terra potrebbe aver favorito la comparsa della vita e la sua evoluzione, e che i migliori candidati per ospitare esseri viventi sarebbero quei pianeti “dinamici” nati precocemente nelle galassie.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, gli esperti hanno analizzato vari modelli realizzati al computer, che simulano lo sviluppo della composizione interna di pianeti esterni al Sistema Solare. Sono così riusciti a svelare un importante legame tra la struttura a placche che caratterizza il nostro Pianeta e l’esistenza della vita. “La tettonica a placche ha agito sul nostro pianeta come una sorta di termostato, creando le condizioni che hanno permesso alla vita di evolversi", ha spiegato Craig O'Neill, coordinatore della ricerca.
Altri pianeti possono sviluppare una tettonica a placche
Dallo studio è emerso che il modello di dinamica interna della Terra potrebbe interessare anche altri pianeti rocciosi.
"Le simulazioni mostrano, ad esempio, che anche pianeti con scarse concentrazioni di ferro nel loro cuore possono sviluppare una tettonica a placche”, ha aggiunto l’esperto. “Un aspetto del tutto inatteso". Inoltre, come accennato precedentemente, secondo i ricercatori la tettonica a placche promuoverebbe la comparsa di forme di vita soprattutto in quei pianeti nati precocemente nelle galassie. "A causa della loro distanza, spesso abbiamo scarse informazioni sui pianeti esterni al Sistema Solare. Ma comprenderne alcuni fattori, come la loro geochimica, può aiutarci molto a realizzare modelli sul modo in cui si sono sviluppati".