Diesel nel fiume, il disastro ambientale in Siberia ripreso dai satelliti. FOTO
ScienzeL'European Space Agency (Esa) ha messo a confronto alcuni scatti, ottenuti dallo spazio, in cui si vede l'area colpita dal disastro nei giorni precedenti ed in quelli successivi all'evento, avvenuto lo scorso 29 maggio. Nel fiume Ambarnaya si sono riversate oltre 20mila tonnellate di diesel e lubrificanti provenienti da una centrale elettrica
Il 29 maggio scorso, in Russia, oltre 20mila tonnellate di diesel e lubrificanti si sono riversate nel fiume Ambarnaya, dopo un guasto ad una cisterna di una centrale elettrica vicino alla città di Norilsk, nella regione siberiana di Krasnojarsk, oltre il circolo polare artico. Si tratta del secondo più grave incidente del genere nella storia della Paese, in termini di volume di sostanze tossiche fuoriuscite, secondo l’esperto del Wwf Aleksei Knizhnikov ed il presidente russo Putin ha già ordinato lo stato d’emergenza, criticando fortemente la società che gestisce la centrale, la Ntek, una controllata del gigante dei metalli Norilsk Nickel, per aver cercato di nascondere l’accaduto. Un’indagine è attualmente in corso e un impiegato della centrale elettrica è stato arrestato. Dallo spazio, intanto, grazie agli scatti dalla missione Copernicus Sentinel-2, l’European Space Agency (Esa) ha potuto pubblicare le immagini del disastro visto dallo spazio.
Le immagini del disastro dallo spazio
Come si può osservare proprio sul sito dell’Esa, gli esperti, grazie a tre differenti scatti hanno potuto creare un’immagine gif che mostra in rapidissima sequenza la visione dei satelliti sull’area colpita dal disastro il 23 maggio, poi il 30 dello stesso mese subito dopo l’accaduto e l’1 giugno. Nella prima immagine, si può vedere l’area incontaminata, costellata da numerose aree innevate a ridosso del fiume Ambarnaya. Quindi, dopo la fuoriuscita di materiale, ecco la chiazza rossa presente nel fiume, che si sposta spinta dalle correnti, come si nota dalla differenza tra la foto del 30 maggio e quella del primo giorno di giugno. Gli esperti dell’Esa spiegano che il diesel si è spostato a circa 12 km dal luogo dell'incidente.
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Un’inchiesta sull’accaduto
La portata dell’incidente ambientale, come detto, ha sollevato le proteste di Putin che, nel corso di una videoconferenza trasmessa sulla televisione russa con i vertici della Ntek, la controllata di Norilsk Nickel che gestisce la centrale, ha contestato il capo della società, Sergei Lipin, per non aver riferito l’accaduto in modo tempestivo. “Perché il governo deve saperlo giorni dopo? Devo venire a sapere di situazioni d’emergenza dai social media?”, ha attaccato il presidente russo. Il ministro delle Emergenze, Evgeny Zinichev, si era recato subito sul luogo dell’incidente ed il Comitato investigativo sta portando avanti un’inchiesta sull’accaduto.